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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI

domenica 25 dicembre 2011

BUON NATALE !

venerdì 23 dicembre 2011

CARTELLONE DEGLI EVENTI NATALIZI DEL COMUNE DI NOVA SIRI

Ecco il ricco ed entusiasmante cartellone degli eventi natalizi programmato dal''Amministrazione di Nova Siri:

giovedì 22 dicembre 2011

Amministrazione Comunale di Nova Siri: un barcone alla deriva


Mi vedo chiamato in causa in un articolo apparso sul Quotidiano il 21 c.m., articolo da cui prendo piacevolmente atto della decisione del Cons. Laddomata di dimettersi dall'incarico di vice-presidente del Consiglio Comunale.
 
 E' una scelta , finalmente, di assoluta coerenza: non è, infatti, con tali "contentini" o con fumosi rimpasti istituzionali che si tiene coesa una maggioranza: che significato ha , in termini di rilancio dell'azione amministrativa, muovere pedine senza colore su uno scacchiere marcito? Che senso ha se le regole del gioco, prima fra tutte il numero di preferenze ottenute alle urne , sono state via facendo calpestate oltre ogni limite di etica pubblica e di decoro istituzionale?

 Per tenere unito un gruppo, in vista del bene comune del territorio, servono l'ascolto e la condivisione, serve una pianificazione collegiale che tenga conto delle istanze di ciascuno, nessuno escluso, che , eletto consigliere, è una diretta emanazione della volontà popolare. Non si puo', altresi, pretendere che chi non ha metabolizzato i principi della democrazia in piu' di otto anni lo faccia adesso , ora che questa insignificante e infruttifera performance governativa è ormai agli sgoccioli.

 Qui a Nova Siri, come nel piu' dispotico dei regimi, tribale, piu che medievale, non valgono i principii del buon senso, dell'ascolto e della partecipazione democratica: chi dissente viene messo a tacere, "defenestrato".

E' bene pure che la gente sappia quale è la motivazione addotta dal sindaco per la "defenestrazione" subita dal sottoscritto : sono stato addirittura additato di essere di "pregiudizio alla cura degli interessi della comunità locale e alla realizzazione del programma politico-amministrativo " , quando , invece, mi sono sempre prodigato per il bene pubblico e continuero' a farlo, nel modo in cui mi è consentito. Quando attaccai la politica territoriale dell'ASM, perorando i legittimi diritti dei nostri cittadini, lo feci da uomo del PDL ( infatti Rosa e Venezia portarono la questione sui banchi del consiglio regionale ) ma subii la dura censura del sindaco , con il compiacente silenzio di chi , all' interno del PDL avrebbe potuto prendere posizione ; con l'avallo e l'attestazione di stima , tuttavia, di molti amici di partito e di tantissimi novasiresi, non solo miei elettori.

 A proposito di finestre mi viene in mente un aneddoto: in vigilia elettorale , nel 2009, chiesi , da neofita quale ero, come mai non si fosse pensato a istituire delle primarie pre-elettorali anche nella coalizione di centro-destra e mi fu risposto: "noi siamo democratici veri e chi è animato da buona volontà, da noi puo' entrare non solo dalla porta ma anche dalle finestre ,senza bisogno di primarie"... è amaro constatare ora, alla luce dei fatti accaduti, che porta e finestre erano sì aperte, ma per meglio sbattere fuori le voci piu' limpide, per meglio "defenestrare" chi ha inteso il mandato come puro servizio al cittadino, per far uscire chi, mente pensante e dotato di colonna vertebrale, non si è limitato a fare il consigliere chinando la testa e alzando la mano.

In un siffatto contesto va avanti non chi serve il popolo ma chi, come dissi in un altro articolo, ha doti di servile palafreniere.

La maggioranza chiamata al governo cittadino nel 2009 è ormai disgregata , tenuta per troppo tempo in piedi da artificiose alchimie che ora non possono piu' aver luogo: il popolo di Nova Siri è stanco di assistere a giochi da prestigiatore piuttosto che ad un'azione amministrativa incisiva ed efficace che risollevi le sorti del territorio e della comunità.
Un azione la quale, lo affermo con dispiacere, non ha ormai piu' il tempo di delinearsi , ora che anche il tempo di deriva di questo barcone-fantasma va mestamente esaurendosi.
Cons. comunale (PDL) dr. Giuseppe D'Armento

lunedì 12 dicembre 2011

Buon Natale a tutti ! [...e che la festa non ci faccia dimenticare Chi è il festeggiato !]

I Sessantottini: dalla “Rivoluzione” alle Pensioni d’oro

Volevano incendiare il mondo, volevano fare la rivoluzione proletaria, volevano imporre un nuovo ordine sociale, distruggere la borghesia e fondare una nuova umanità. Sono quelli della generazione che nel ’68 hanno avviato la stagione di proteste studentesche che si sono progressivamente allargate in forme sempre più violente a fasce del sottoproletariato, prima che il tutto sfociasse nella lotta armata delle Brigate Rosse contro lo Stato e le sue regole. Si lamentavano che la polizia fosse armata, che opponesse troppa resistenza alle loro cariche nel cercare di contenere la loro furia devastatrice: protestavano e la stampa di sinistra dava loro pieno ascolto. Si pretese che i poliziotti fossero mandati a sedare le rivolte che scoppiavano qui e là disarmati contro gente armata di bottiglie molotov, pistole automatiche e mitragliette kalashnikov. Ora, dopo aver sobillato le folle, incitato alla sovversione contro l’ordine costituito ed aver tutto sfasciato senza contribuire a creare niente, i protagonisti di quella oscura stagione sono andati in pensione e verso lo Stato che elargisce loro vitalizi e pensioni da nababbi adesso nessuna protesta, non hanno nulla da ridire, adesso va tutto bene. Oddio, va precisato che queste elargizioni sono quanto previsto dalle leggi vigenti, quelle fatte da quelli che adesso beneficiano di privilegi incredibili, quelle leggi che la nostra generazione vorrebbe cambiare perchè inique ed inaccettabili. Ma certo fa impressione vedere un proletario incendiario come Mario Capanna, la cui impresa più sensazionale di tutta la sua esistenza fu quella di tirare uova marce sulle pellicce delle signore della Milano-bene all’uscita dalla Scala, recarsi ogni mese alla posta a ritirare i suoi 9725 € netti, che a Natale con la 13a diventano 19.450 €, di cui 5000 € per i suoi 5 anni da consigliere della Regione Lombardia, e 4725 € per i suoi 4 anni da deputato. Chissà che ne pensano quei suoi coetanei operai per i quali lui si “batteva” che pure loro stanno in pensione, ma dopo 40 anni passati alla catena di montaggio ed a 1175 € al mese. A chi è convenuta la lotta proletaria? La condizione di chi è cambiata in meglio? Oltre che per i fatti della Scala, le cronache ricordano Mario Capanna per essere stato “da piccolo” il segretario del Movimento Studentesco e poi da “grande” di un movimento, Democrazia Proletaria, contiguo e sostenitore delle Brigate Rosse, nonché per essersi infilato sistematicamente in tutte le manifestazioni di piazza dell’epoca. Ecco, questa è stata la vita di “duro lavoro” condotta da Capanna che dovrebbe giustificare una pensione di 9725 €. Il quale Capanna, peraltro, ormai da anni s’è ritirato nel suo ranch alla texana dalle parti di Città di Castello, dove si diletta, e guadagna, con coltivazioni bioagricole. Alla domanda se ritenga giusti e giustificati questi privilegi della casta politica, Capanna ha avuto la faccia tosta di affermare: “Diciamo che mi ribello a quel giornalismo che si affretta ad assecondare le stupiderie collettive per cui il problema sembra la pensione di due-tremila persone. Per quanto concerne i politici, penso che sarebbe intelligente se tutti la smettessero con certe battagliuzze di retroguardia (9725 € ad uno che non ha mai lavorato è battagliuzza di retroguardia, ndr). Anzi, credo che bisognerebbe pagare i politici addirittura di più, a patto che si comportino in modo onesto, ponendosi davvero al servizio della gente”. Si come ha fatto lui, che adesso sta in buona compagnia. Il suo successore alla segreteria di DP (guarda caso il simmetrico di PD) Russo Spena di pensioni ne percepisce addirittura tre : quella da ex parlamentare, 4725 €, una da ex consigliere regionale da 3000 €, ed una da ex professore di 3250 €, per un totale di 10.975 €. Chissà i sacrifici per arrivare alla fine del mese.

tratto da " quelsi.it"

 

domenica 11 dicembre 2011

LACRIME DA COCCODRILLO

 Questo governo di pseudo-illuminati ci porterà alla rovina. Monti, Fornero & Co hanno lo stesso senso di giustizia sociale degli antichi zar di Russia; svuotano le tasche al popolo e ai ceti medi senza alcuno scrupolo: di tagli ai costi della politica non se ne parla, pero' , in compenso, reintroducono l'Ici, aumentano il costo dei beni di consumo essenziali, il costo dei carburanti, e della corrente elettrica : l'inflazione  subirà un' impennata vertiginosa, la sperequazione sociale porterà a scenarii gia visti in epoca giolittiana.
Non si puo' ridurre il numero di auto blu, pero' si puo' costringere mezzo milione di vecchietti ad aprire un conto corrente bancario (giusto per arricchire le banche...) poichè non potranno percepire in contanti la loro pensione.
La manovra è un grezzo spremiagrumi in cui non si propongono ipotesi di riforme e sviluppo ma si decretano solo pesanti tasse, non a carico di chi potrebbe pagarle.
ELEZIONI SUBITO ! TORNI LA SOVRANITA' NELLE MANI DEL POPOLO !

martedì 6 dicembre 2011

cecità o torpore?

Sono sotto gli occhi di tutti i Novasiresi, non solo del sottoscritto, situazioni eclatanti di indigenza ed esclusione sociale insistenti sul nostro territorio. Vivono, o meglio sopravvivono, nel nostro comprensorio persone senza fissa dimora e senza mezzi di sostentamento, che vanno avanti solo grazie all'umano e spontaneo interessamento di concittadini che si fanno carico per lo meno delle fondamentali esigenze di avere un tetto e un pasto caldo.
Sembra un' ironia del caso: cosi come gli occhi delle telecamere di videosorveglianza ancora non si aprono sul territorio (Luglio è passato da un pò...) allo stesso modo gli occhi del Sindaco non si aprono su evidenze cosi rilevanti in seno alla comunità.


Nonostante il Comune di Nova Siri disponga degli opportuni mezzi d'intervento , vedasi tra questi l'istituto , recentemente ratificato , dell'Housing sociale, l'Assessorato alle politiche sociali sembra ignorare tali evidenze, forse per assenza di monitoraggio , forse, piu' probabilmente, per il torpore di chi ci amministra.

Un torpore antico, un torpore senza rimedio, che ormai i novasiresi tutti conoscono bene, quello della compagine guidata dal Sindaco che mestamente si avvia ormai verso l'ultima parte del mandato come una squadra di calcio che , persa la partita in casa senza nemmeno sudare , abbandona il campo disonorevolmente tra i fischi dei suoi stessi tifosi;
a proposito di torpore mi spiace, anche se non mi stupisce, apprendere dalla stampa che il primo intervento, dopo lustri, di manutenzione del torrente Toccacielo sia stato effettuato solo grazie all'intervento diretto del Sen. Chiurazzi.

Giuseppe D'Armento

martedì 1 novembre 2011

L'ANGOLO DELLA POESIA: La pioggia nel pineto

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

-Gabriele D'Annunzio

domenica 30 ottobre 2011

IL MURO DI GOMMA DELL'INCENERITORE DI MELFI

 

IL TERRORE DELL'ACCESSO AI DATI AMBIENTALI E IL MANCATO AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO TUMORI IN BASILICATA

"Esiste un terrore, un autentico terrore, che persone come me possano anche solo avere accesso ai dati....."
Questo dichiara il dott. Antonio Marfella, tossicologo e oncologo dell'Ospedale Pascale di Napoli, medico dell'Ambiente (ISDE), da decenni in battaglia per il problema dei rifiuti tossici in Campania.
E ancora: " Se non avessimo indicato la strada delle analisi individuali di biomonitoraggio tossicologico possibili in soli tre mesi, se non avessimo alzato il coperchio della precisa mancanza di volontà di fare i registri tumori provinciali, se non avessimo fatto denunce penali per questo e proposte scritte per fare registri tumori, oggi non si sarebbe mosso nulla e, mentre moriamo come mosche, si sarebbe continuato a dire che accadeva per i nostri geni malati per nostra colpa individuale..."
E ancora: "Studia e pensa con la tua testa senza piegarti e resterai affamato! Sii folle a dire la Verità e a spiegare il futuro e ti uccideranno!"
E in Basilicata ?
1) Si tengono nascosti i dati dell'inquinamento ambientale dell'inceneritore Fenice di Melfi per 10 anni !
2) Si sostiene che le acque dell'invaso del Pertusillo sono "tuttapost", si attribuisce la moria dei pesci dell'invaso anche a "liaison sentimentali", e si accusano di delegittimazione quelle associazioni che con poche analisi hanno dimostrato il grave inquinamento delle acque (ad uso umano) da batteri fecali, idrocarburi e metalli, salvo poi essere sconfessati da incontestabili video sui depuratori non funzionanti che scaricano reflui fognari non trattati direttamente nell'invaso !
3) Si monitorano con pochissime centraline e molto saltuariamente le emissioni in aria delle Ferriere Nord di Potenza, e nonostante le concentrazioni di alcuni metalli nocivi alla salute umana risultino da anni di gran lunga superiori ai limiti di legge, nulla si fa !
E IL REGISTRO TUMORI ?
Uno strumento indispensabile per combattere anche giudiziariamente i responsabili di questo disastro ambientale.
Difficile da credere in una regione come la Basilicata con meno di 600 mila abitanti ....
NON E' AGGIORNATO DAL 2006 !

Prof. Albina Colella

giovedì 27 ottobre 2011

Addio Marco, un esempio per tutti


Un esempio per la tua limpidezza, l'autoironia, la solarità, la beneficenza non sbandierata, fatta lontano dai riflettori, sempre un sorriso per tutti.Hai dato tante gioie agli sportivi, ci hai fatto tanto ridere, ora ci hai fatto anche tanto piangere.
 Sei andato via nel fiore degli anni, inseguendo il tuo sogno, come un glorioso e impavido guerriero. Anche se ci hai lasciati a soli 24 anni hai da insegnare a tutti noi. Dio trapianta in paradiso i fiori piu belli  per non farli appassire.

"Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi..."
                                                                                                                                   [F.Guccini]

 Ciao Marco

mercoledì 19 ottobre 2011

Lo Stato imponga la propria autorità, ci vorrebbe un nuovo Scelba

Rivedevo le immagini dell'incendio appiccato dai manifestanti criminali al blindo dei carabinieri: è deprimente vedere il carabiniere che fugge attorniato dai facinorosi, salvo per miracolo; mi chiedo: cosa sarebbe successo se il carabiniere fosse morto carbonizzato? Sicuramente solo un cupo funerale di Stato , già dimenticato il giorno dopo. Cosa sarebbe successo , invece, se gli imbecilli che hanno attentato alla vita dei nostri tutori fossero stati impallinati? Sicuramente sarebbe stata loro intitolata un'aula a Palazzo Madama e i genitori di cotali vermi sarebbereo stati eletti senatori del centro-sinistra, come successo in passato.
A volte mi vergogno di essere italiano.

Bisogna tenere altissima l'allerta ed esser vicini alle nostre Istituzioni : nell' anno in cui festeggiamo il 150° dell'Unità d'Italia impariamo ad essere anche noi patrioti , senza atti eroici, semplicemente attraverso il rispetto delle leggi, delle regole del vivere civile, delle Istuzioni: mi vengono a tal proposito in mente le recenti e illuminanti considerazioni , che condivido appieno, del Senatore Prof. GAETANO QUAGLIARIELLO :

« Come Scelba, arginiamo la violenza con l'autorevolezza dello Stato. Nessuno sottovaluti la violenza da qualsiasi parte essa provenga, perché non fa parte della nostra tradizione politica. Così come nel dopoguerra Scelba fece tornare lo Stato per arginare la violenza politica, oggi il nostro compito è quello di far sentire l’autorevolezza della proposta politica e anche l’autorità di uno Stato che sappia far rispettare la legge.» ..... PAROLE SANTE
e aggiungo:
"SI VIS PACEM, PARA BELLUM".

[Image]
MARIO SCELBA, POLITICO ITALIANO

(Caltagirone, 5 settembre 1901 – Roma, 29 ottobre 1991)



Giuseppe D'Armento

mercoledì 5 ottobre 2011

Consiglio Comunale di Nova Siri del 30 Settembre 2011: la forza del voto, pur democratica, talora uccide la verità e il buon senso

"L'approvazione del terzo punto all'ordine del giorno nel Consiglio Comunale di venerdi è uno schiaffo all'etica amministrativa e al buon senso; fermo restando il principio che chi ha lavorato per il Comune o abbia rifornito il Comune debba essere legittimamente ricompensato, si è verificato, invece, che l'Amministrazione si è dimostrata incapace di adempiere a questo dovere in modo cristallino e legittimo, quindi ha adempiuto ma secondo modalità di certo non limpide e virtuose: non e' possibile approvare una delibera la cui istruttoria presenta assurde contraddizioni: invito i cittadini a prender visione della detta istruttoria (sulla home page del sito istituzionale del Comune di Nova Siri alla voce "Allegati ad atti pubblicati all'Albo Pretorio on line" allegato n.61); in gran parte delle voci dell'istruttoria i dipendenti comunali addetti alla manutenzione "disconoscono" forniture o interventi manutentivi di volta in volta ordinati senza previo impegno di spesa da funzionari comunali, dal Sindaco Santarcangelo o dall' ex vice-Sindaco Laddomata.Non puo' essere ratificato un atto in cui si attesta che tali dipendenti, che sono l'occhio e la mano dell'Amministrazione sul territorio "disconoscono" quanto l'Amministrazione stessa abbia fatto sul territorio. E' grave che importanti atti formali di contabilità pubblica risultino essere, in ultima analisi" delle "pezze a colori". Sono questioni importanti che sfuggono, forse, agli occhi di un cittadino poco attento, ma di certo non sfugge a nessun novasirese l'immobilismo e il degrado in cui il nostro paese langue: cantieri abbandonati, strade rurali e cittadine impercorribili, scuole senza certificazioni di agibilità, interi quartieri in cui la gente abita da anni privi di collaudo dell'impianto di pubblica illuminazione, incremento delle tasse ai cittadini con peggioramento generale della qualità dei servizi offerti alla popolazione, sedi associative indecorose etc.. Ma si va avanti lo stesso, tanto i voti in consiglio ci sono...".
Si desterà questa Amministrazione dal letargo?

Giuseppe D'Armento (Consigliere comunale PDL)


                                                           "I DORMIENTI DI EFESO"

martedì 16 agosto 2011

Il prezzo dei carburanti nelle "Italie".... quella dei padroni e quella dei servi

a Livigno (Sondrio):

a Metaponto (Matera):


E noi in Basilicata provvediamo all'80% dell' attività estrattiva su territorio nazionale...

lunedì 8 agosto 2011

Grazie, eroi di Lucania


Ho incontrato stamattina al Policlinico Militare Celio di Roma il nostro concittadino Antonio Carlucci, Caporal Maggiore dei Bersaglieri: un ragazzo di tempra straordinaria. Certamente la sua grande  forza d'animo lo aiuterà durante la convalescenza; gli ho espresso apprezzamento e solidarietà da parte della nostra comunità, che è orgogliosa di lui.
Un commosso ringraziamento ad Antonio e agli altri lucani che hanno versato il loro sangue per la Patria e per Libertà; voglio ricordare il Capitano dei Paracadutisti Antonio Fortunato, 35 anni di Tramutola (PZ), che perse la vita in un attentato a Kabul il 17 Settembre 2009; il Capitano Gennaro Masino 30 anni di Paterno (PZ), in forza al 132° Reggimento Ariete, gravemente ferito in Afghanistan il 30 Maggio 2011.

sabato 6 agosto 2011

Salvezza per l’Ateneo lucano, un credito per il futuro: sottoscritto a Roma l’accordo di programma tra Regione, Miur e Unibas che garantisce un nuovo ciclo per le facoltà di Farmacia, Lettere ed Economia

04/08/2011 Buone notizie per l’Università di Basilicata: mantenimento dei corsi di laurea e possibilità di migliorare i risultati e la qualità dell’offerta didattica e formativa. Va in questa direzione l’Accordo di programma sottoscritto ieri mattina a Roma dal presidente della Regione Vito De Filippo (in foto, a sinistra), dal sottosegretario al Miur Guido Viceconte, dal rettore dell’Unibas, Mauro Fiorentino, presenti il senatore Vincenzo Taddei (Pdl) e l’assessore regionale alla Formazione, Rosa Mastrosimone.

Il documento prende in esame la peculiarità della realtà lucana e dell’Università, un ateneo dai piccoli numeri ma che è per il territorio un fattore imprescindibile di crescita. «A quasi trent’anni dalla sua istituzione - si legge in una nota dell’ufficio stampa della Regione - l’Università della Basilicata ha raggiunto un assetto “a misura di territorio”. L’offerta formativa è variegata ed equilibrata e consente a un’alta percentuale di giovani lucani di studiare nella propria regione facendo leva su un legame didattica-ricerca caratterizzato dalla filiera lauree magistrali-dottorati di ricerca, che tende a mitigare il rischio ancora molto forte di una migrazione intellettuale post-lauream.

 I buoni risultati ottenuti dalla Università della Basilicata nel campo della ricerca sono attestati dall’ottima valutazione del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (Civr). Degne di menzione, come si evince dal saldo premiale del Miur per il 2010, sono le attività di orientamento condotte dall’Università e i dottorati di ricerca». Per mantenere l’Università sul territorio la Regione ha investito notevoli risorse: 43 milioni di euro stanziati per la ricerca e lo sviluppo con gli accordi triennali del 2007-2009 e 2010-2012. Un impegno che non si ferma qui ma che continuerà con un piano dodecennale, a partire dal 2011 fino al 2022, con cui la Regione sosterrà nel lungo periodo il programma di riorganizzazione dell’Università della Basilicata, valorizzandone l’offerta didattica e formativa.

L’Accordo di programma riconosce il ruolo della Regione Basilicata a favore dell’ateneo, che ha rispettato i rigidi standard imposti dalla normativa nazionale difficili da sostenere per una piccola Università, concedendo una serie di deroghe sostenibili. Soprattutto le limitazioni imposte dal turn over, a partire dal 2008, hanno impedito di completare i cosiddetti “piani di raggiungimento dei requisiti necessari di docenza”, richiesti dalla normativa sulle Università per l’attivazione dell’offerta formativa. Con l’accordo di programma, l’Università potrà pianificare un altro ciclo dei nuovi corsi di Laurea magistrale istituiti presso le Facoltà di Farmacia e di Lettere e Filosofia e del corso di studi della Facoltà di Economia, e procedere all’assunzione di ricercatori a tempo determinato, assicurando continuità alle attività di ricerca scientifica.

Finalità dell’accordo di programma, inoltre, è il riassetto dei corsi di studio attraverso la riorganizzazione dell’offerta formativa che vada verso un “un progetto formativo di sicura sostenibilità relativo alle due sedi di Potenza e Matera”, senza però aumentare il numero dei corsi complessivo dei corsi di studio rispetto a quelli dell’anno accademico 2010/2011. Il documento impegna, infine, all’elaborazione di un progetto per l’istituzione di un Collegio Universitario della Basilicata in collaborazione con il Miur, “per accompagnare il salto di qualità che la Regione vuole determinare con riferimento alle politiche del diritto allo studio”.

Tratto da "Il Quotidiano di Basilicata"

Domani sera sarò a Roma a porgere ad Antonio Carlucci gli auguri di pronta guarigione e manifestargli la vicinanza dei Novasiresi

Antonio, Nova Siri è fiera di te. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo nel saperti fuori pericolo.
Tra i quattro militari italiani, feriti giovedì mattina a seguito dell'esplosione di un ordigno ad Herat, in Afganistan, c'è anche Antonio Carlucci, venticinquenne di Nova Siri. Il bersagliere, insieme ad altri tre compagni, ha riportato solo fratture varie agli arti inferiori e non è in pericolo di vita. Il militare ha anche avuto modo di avvisare direttamente la famiglia sulle sue condizioni di salute.
Al momento si trova a Roma, nell'ospedale militare del Celio per qualche accertamento. I quattro bersaglieri, che fanno parte della task force Centre, erano impegnati in una attività di controllo del territorio in un villaggio a 15 KM a sud-est di Herat e a 5 km a est di Camp Arena. Il convoglio stava attraversando la zona a sud dell'aeroporto quando è esploso uno Ied, uno dei tanti ordigni artigianali improvvisati che infestano le strade dell'Afghanistan.

Sono decine gli attacchi subiti dall’inizio dell’anno, che hanno provocato finora 5 morti (tre nel mese di luglio) e almeno una ventina di feriti tra il nostro contingente.
“In una telefonata questa mattina ho manifestato la mia personale solidarietà e vicinanza al papa' ed alla intera famiglia del militare Antonio Carlucci, uno dei quattro militari coinvolti in uno degli ultimi attacchi alle nostre forze armate presenti in Afghanistan. Con le parole del presidente del Senato, Renato Schifani, ho espresso alla famiglia Carlucci il sentimento di riconoscenza degli italiani che hanno una speciale ammirazione per giovani come Antonio Carlucci che spendono gli anni migliori della loro vita per difendere la pace nei posti più difficili del mondo. Una parte di questo contributo con l'opera di giovani valorosi come Antonio, arriva anche dalla regione Basilicata”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico.

tratto da "ilmetapontino.it"

mercoledì 3 agosto 2011

Depuratore Nova Siri: la questione è delicata, va affrontata con chiarezza ma senza facili allarmismi

Ai nostri cittadini e ai turisti che Nova Siri ospita vanno date risposte chiare e inequivocabili, al di là di facili e pericolosi allarmismi; va fatta piena luce sulla questione attraverso accertamenti incrociati e indipendenti. E' opportuno, a mio avviso, in aggiunta agli accertamenti Arpab-Acquedotto, che l'Amministrazione comunale commissioni prelievi random in prossimità dello sbocco del depuratore per poi sottoporre i campioni ad analisi presso diversi laboratori privati di analisi microbiologiche. In tal modo si darà un forte segnale alla cittadinanza di un perentorio intervento chiarificatore condotto in primis dal Comune, a prescindere da quelli già in corso, a tutela della salute pubblica. Ove anche tali controlli incrociati confermassero assenza di contaminazione, a quel punto il Comune dovrebbe costituirsi giuridicamente parte civile contro Legambiente-Goletta Verde per i danni cagionati, in piena stagione estiva, all' Ente e agli esercenti turistici; se, viceversa, tali controlli dovessero confermare quanto desunto da Goletta Verde, bisognerà allora dar luogo all'accertamento delle responsabilità per competenza.
Maggiore è il numero di esami, minore è la possibilità statistica di errore, più rassicurato è il cittadino

Dal Cipe 620 milioni di euro per infrastrutture in Basilicata. I parlamentari Pdl: ''Segnale importante''

La decisione del CIPE di approvare su proposta del governo nazionale un programma di opere per 620 milioni di euro e' un segnale importante dell'attenzione verso il programma infrastrutturale della Basilicata e dei suoi bisogni di connessione con le grandi reti nazionali” Lo hanno dichiarato i parlamentari lucani del Pdl, il sottosegretario all'istruzione, sen. Guido Viceconte, il sen.Cosimo Latronico, e l'on. Vincenzo Taddei. “E' il primo passo di un lavoro efficace svolto dal ministro Raffaele Fitto con i presidenti delle Regioni per finalizzare le risorse verso progetti strategici che possano connettere il Mezzogiorno al resto d'Italia. Il rimanente programma infrastrutturale lucano che vale 1.600 milioni di euro dovrebbe trovare copertura nel corso del negoziato per il nuovo memorandum sul petrolio. Si dà seguito, in tal modo, al primo pilastro,quello infrastrutturale, che dovrebbe connettere la Basilicata e la sua rete viaria e ferroviaria alle reti principali del Paese, abbattendo lo storico isolamento della regione. Le azioni messe in campo oggi sono la conferma che insieme alle misure di rigore sono programmate iniziative utili a sostenere lo sviluppo in alcune aree svantaggiate dell’Italia. La Basilicata e' chiamata a dare prova della sua capacita' di trasformare le sue risorse in un potenziale di sviluppo che abbia caratteristiche adeguate e strutturali”.

tratto da "ilmetapontino.it"

martedì 2 agosto 2011

Napolitano si taglia lo stipendio.Gaudiano se lo alza.L'Amministrazione Regionale guarda e accondiscende.



In tempi di crisi economica, e in cui la politica italiana è nell'occhio del ciclone per i privilegi della «casta», il 30 Luglio è arrivato dal Quirinale un gesto di buon esempio. Il presidente della Repubblica Napolitano, hai comunicato al ministero dell'Economia di rinunciare all'adeguamento Istat del suo stipendio.

Questo gesto di buon esempio non sembra far proseliti , per lo meno in Basilicata : è notizia di oggi, su "il Quotidiano della Basilicata" ,  che al Direttore dell'ASM Vito Gaudiano evidentemente non bastava lo stipendio annuale di 139.000 euro assegnatogli dalla Regione Basilicata , e , nonostante il grosso deficit finanziario in cui versa la Sanità lucana, non ha esitato ad aumentarsi lo stipendio con un provvedimento di delibera.

Con procedimento retroattivo al 1 Gennaio 2009 ha aumentato il suo stipendio da 139.000 € a 153.888,80 €, quelli del Direttore Sanitario Giuseppe Montesano  e del Direttore Amministrativo Rocco Ierone a 123.104 € ;

La delibera , vista e sottoscritta proprio dai tre Direttori destinatari degli aumenti, crea, secondo il giornalista, una questione di legittimità in quanto sembrerebbe scavalcare la competenza della Regione nella determinazione degli emolumenti e appare comunque alquanto inopportuno, in quanto il provvedimento di aumento è stato adottato in un momento in cui il Governo ha bloccato gli adeguamenti salariali a tutti i dipendenti pubblici, quelli della Sanità compresi, fino al 2014.

In ultima analisi un segnale in assoluta controtendenza , antietico e antitetico rispetto ai sacrifici che lo Stato e la Regione chiedono ai cittadini.

Allo stesso Gaudiano, recentemente rinviato a giudizio nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Matera sull'incompatibilità tra la nomina a Direttore dell'ASM e la carica di Direttore del Centro Regionale Trapianti, la commissione di valutazione ha contestato un pesante sforamento della spesa farmaceutica dell'ASM: il tetto massimo doveva essere di 6 milioni di euro, ne sono stati spesi addirittura 19. Nonostante cio', lo scorso 12 Luglio la giunta regionale ha approvato , su proposta dell'Assessore Regionale Martorano, la delibera che proroga il Direttore Generale fino a termine mandato.

E noi paghiamo.

Tratto da "Il Quotidiano di Basilicata"

sabato 30 luglio 2011

De Filippo prenda appunti: Rapporto Svimez. Allarme giovani al sud, due su tre sono a spasso. Basilicata maglia nera su produttività


Secondo la Svimez (l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel mezzogiorno) e' allarme occupazione per i giovani del sud. Nel Mezzogiorno del nostro paese il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) e' giunto nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del Paese (56,5%). La questione generazionale italiana diventa quindi emergenza e allarme sociale nel Mezzogiorno.Tra il 2003 e il 2010 al Sud gli inattivi (ne' occupati ne' disoccupati), sono aumentati di oltre 750mila unita'.
Mentre crescono i giovani Neet (Not in education, emplyment or training) con alto livello di istruzione. Quasi un terzo dei diplomati ed oltre il 30% dei laureati meridionali under 34 non lavora e non studia. Sono circa 167 mila i laureati meridionali fuori dal sistema formativo e del mercato del lavoro, con situazioni critiche in Basilicata e Calabria. Uno spreco di talenti inaccettabile. Nel 2010 il tasso di disoccupazione nel Sud e' stato del 13,4% contro il 12% del 2008, piu' del doppio del Centro-Nord (6,4%, ma nel 2008 era il 4,5%).
Se consideriamo tra i non occupati anche i lavoratori che usufruiscono della CIG e che cercano lavoro non attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione corretto salirebbe al 14,8% a livello nazionale dall'11,6% del 2008, con punte del 25,3% nel Mezzogiorno (quasi 12 punti in piu' del tasso ufficiale) e del 10,1% nel Centro-Nord.
La Svimez ha fonito anche una fotografia della situazione economica sottolineando che l'area che nel 2010 ha trainato il paese e' stata il Nord-Est (+2,1%), seguita da Centro (+1,5%) e Nord-Ovest (+1,4%).
A livello regionale, la forbice oscilla tra il boom del Veneto (+2,8%) e la flessione della Basilicata (-1,3%).A seguire, Friuli Venezia Giulia, Marche e Abruzzo segnano tutte +2.3%, Umbria +2,2%. Crescita anche per il Lazio (+1,8%), Lombardia e Trentino Alto Adige (+1,7%), Emilia-Romagna (+1,5%), Valle d'Aosta (+1,4%) e Piemonte e Sardegna (+1,3%).
All'interno del Mezzogiorno, la crescita piu' alta spetta all'Abruzzo (+2,3%), che recupera in parte il calo del 2009 (-5,8%) grazie alla ripresa dell'industria e alla buona performance dei servizi. Grazie alla crescita del terziario registrano segni positivi anche Sardegna (+1,3%) e la Calabria (+1%). Se la Sicilia e' praticamente stazionaria (+0,1%), registrano segni negativi Puglia (-0,2%), Molise e Campania (-0,6%). Discorso a parte per la Basilicata, che registra il calo maggiore dell'attivita' produttiva a livello nazionale (-1,3%), soprattutto per effetto del calo delle costruzioni (-8,4%) e dei servizi (-0,6%).
Situazione non positiva anche se si guarda anche alla media annua 2000-2010: Campania e Puglia, che avrebbero dovuto rappresentare il motore produttivo del Mezzogiorno continentale registrano segni negativi (rispettivamente -0,2 e -0,3%), come la Basilicata (-0,7%).
In valori assoluti, nel 2010 la regione piu' ricca e' stata la Lombardia, con 32.222 euro, seguita da Trentino Alto Adige (32.165 euro), Valle d'Aosta (31.993 euro), Emilia Romagna (30.798 euro) e Lazio (30.436 euro).
Nel Mezzogiorno la regione con il Pil pro capite piu' elevato e' stata l'Abruzzo (21.574 euro), che comunque registra un valore di circa 2.200 euro al di sotto dell'Umbria, la regione piu' debole del Centro-Nord. Seguono il Molise (19.804), la Sardegna (19.552), la Basilicata (18.021 euro), la Sicilia (17.488), la Calabria (16.657) e la Puglia (16.932). La regione piu' povera e' la Campania, con 16.372

tratto da "ilmetapontino.it"

mercoledì 27 luglio 2011

Rispettare la pari dignità sindacale: il Caso Ugl al San Carlo di Potenza (e, in piccolo, al Comune di Nova Siri)

Esiste la libertà sindacale e la pari dignità per le varie organizzazioni in Basilicata? La risposta retorica sarebbe affermativa, ma purtroppo spesso non è così. La vicenda successa all’Ospedale San Carlo, che ha registrato un palese atto di discriminazi...one verso l’organizzazione UGL Sanità, messa alla porta in occasione dell’incontro di presentazione del nuovo direttore generale, Andrea Des Dorides.
 
 Un episodio intollerabile, causato – a quanto riferito in un comunicato stampa della stessa Ugl - dalla decisione di un dirigente del San Carlo. Non è la prima volta, spesso si sono lette le proteste di sindacati minori verso la Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, questa volta si è raggiunto un livello alquanto infimo, farcito di anti democrazia e di intolleranza che non può essere minimizzato, ne lasciato passare nell’impunità dell’indifferenza.
 
Chiederemo spiegazioni all’Assessore Martorano riguardo la dinamica dell’incidente, chiederemo le motivazioni del comportamento e da chi è stato attuato e deciso. Sia chiaro però, non concerne solo questo increscioso episodio, ma nel nostro ruolo istituzionale attueremo tutte le necessarie azioni e atti, istituzionale e politiche, affinché in futuro non si calpesti la dignità delle organizzazioni sindacali minori e che la democrazia e la libera iniziativa sindacale sia rispettata e tutelata.
 
Lanciamo un appello anche al neo Direttore Des Dorides, di ripristinare corrette relazioni sindacali, eliminando quei cattivi costumi ereditati da un passato da cancellare.
 
 
Potenza 26/07/2011 ​ Gianni Rosa, Mariano Pici, Mario Venezia
 
Aggiungo che , durante l'ultimo  consiglio comunale di Nova Siri , il Sindaco, interpellato dal sottoscritto in merito al contenuto di un comunicato dell'UGL a firma del Segretario Regionale Giovanni  Tancredi, tagliando corto e sorvolando sull'argomento, ha affermato che quanto fatto rilevare dall UGL sui concorsi pubblici non merita attenzione perchè l' UGL è un sindacato minoritario.... roba da S.Carlo
 
Giuseppe D'Armento

giovedì 21 luglio 2011

"L'Amministrazione di Nova Siri faccia un passo indietro sulle assunzioni"


Prima di esprimere alcune considerazioni sulle assunzioni in programma a Nova Siri, riporto un "abstract" tratto dal blog del Ministro Brunetta che dimostra quanto l'esecutivo del PDL valorizzi e tenga da conto l'istituto della mobilità:
Il 12 Febbraio 2009 è stato approvato alla Camera il Disegno di Legge proposto dal Ministro Brunetta per la riforma della Pubblica Amministrazione e soprannominato anche legge “anti-fannulloni”.
Capisaldi della riforma del pubblico impiego sono:
- TRASPARENZA: grazie all’introduzione di cartellini di riconoscimento per i dipendenti; la creazione di una Authority per garantire chiarezza e sovraintendere alle funzioni di valutazione; un’adeguata formazione del personale preposto a funzioni di valutazione, con lo sviluppo di un apposito sito web.
- MERITOCRAZIA: con l’introduzione di strumenti per valorizzare i meriti e incentivare la produttività e l’efficienza; ma anche sanzioni previste per i dirigenti che non rispettano gli standard di efficienza, per contrastare i fenomeni di assenteismo e scarsa produttività.
- MOBILITA’ AGEVOLATA: tra le amministrazioni in caso si verificano carenze di organico e una permanenza di almeno 5 anni per i dirigenti vincitori di procedure di progressione verticale.
- 4 milioni destinati alla realizzazione di progetti innovativi e sperimentali per diffondere le metodologie della valutazione tra amministrazioni centrali e enti territoriali.
- RIFORMA DEI CONTRATTI PUBBLICI: si pone l’obiettivo di migliorare la forma di contrattazione collettiva.
- CLASS ACTION: accentuato il ruolo dei clienti dei servizi pubblici che vedono diventare legge l’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni per ripristinare servizi di alto livello.
Infine il conteggio degli anni di anzianità sarà di 40 anni, ma non farà più riferimento al servizio contributivo, ma a quello effettivo di lavoro.
Assunto cio' è da rimarcare come tra i doveri di un'amministrazione locale ci sia quello di far rispettare le leggi dello Stato e di creare le migliori condizioni possibili perchè le emanazioni legislative superiori trovino PIENA EFFICACIA. Detto questo è consequenziale ravvisare che:
a) l'Amministrazione comunale di Nova Siri emanando un bando per lavoro part-time non crea le condizioni di cui sopra in quanto non è appetibile per un conterraneo che lavora al nord trasferirsi a fronte di uno stipendio dimezzato (infatti a tutt'oggi non è pervenuta alcuna istanza).
b) Laddove, per pura ipotesi, si assumesse part-time tramite concorso (ove non pervenute istanze di mobilità) e poi, reperita la copertura finanziaria, si trasformasse il part time in tempo pieno a quel punto la mobilità potrebbe dirsi "virtuosamente" bypassata con artificio, ma questa è solo un'ipotesi in cui io per primo non voglio credere perchè confido nella trasparenza del Sindaco e del gruppo di governo comunale.
c) La maggioranza politico-consiliare è nata da una lista civica nata sotto l'egida del PDL (il partito cui appartengo), con una "sponsorizzazione" determinante ai fini della vittoria elettorale. Mi rifiuto di credere che la vicinanza di questa maggioranza al PDL sia nata, si sia compiuta ed esaurita nel challenge elettorale, coerenza vuole che le direttrici politiche del partito vengano rispettate nell’azione di governo o, per lo meno, valutate in sezione.
Detto cio' auspico che l'Amministrazione possa virtuosamente fare un passo indietro e rivisitare il bando: se la copertura finanziaria consente solo un'assunzione a tempo pieno, si faccia il bando per un'assunzione a tempo pieno e non, invece, due assunzioni a mezzo servizio.
Giuseppe D'Armento - Consigliere comunale Pdl

martedì 19 luglio 2011

Viabilita':S.S. 106 Jonica; Anas, 80 milioni per variante Nova Siri, approvato il progetto esecutivo.

Con i lavori (circa 4,5 km) si completera' il tratto lucano


(ANSA) - POTENZA, 19 LUG - Il Consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato il progetto esecutivo per l'avvio dei lavori di costruzione della variante di Nova Siri, dal km 414,080 al km 419,300 della strada statale 106 ''Jonica'', al confine tra la Basilicata e la Calabria. L'investimento complessivo dell'intervento ammonta a 80 milioni di euro. ''Il nuovo tratto - ha sottolineato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci - consentira' di completare l'intero itinerario della strada statale 106 Jonica nel territorio lucano e si inserira' tra due tronchi gia' ammodernati''.

 Tratto da "Ansa.it"

Questione morale,oggi 19/07 conferenza stampa del Pdl

Annunciata la presentazione di una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata”
Una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata” saranno presentate dal Gruppo del Popolo della Libertà. Ad annunciarlo questa mattina, durante una conferenza stampa, i consiglieri Gianni Rosa, Nicola Pagliuca, Mario Venezia, Mariano Pici, Franco Mattia e Michele Napoli.

Nell’illustrare i due documenti il consigliere Rosa ha “sottolineato l’importanza di metodi e procedure trasparenti in materia di occupazione, ha parlato di provvedimenti che rientrano in un ambito di ampia discrezionalità della PA e della struttura burocratica da ritenersi, oggi più che mai, ‘fuori luogo’ e ha criticato l’eccessivo ricorso in Regione alle collaborazioni esterne (co.co.co. e lavoratori interinali) sempre motivate dalla necessità di far fronte alla mancanza di organico nei Dipartimenti, nonostante il rapporto dipendenti regionali/popolazione residente in Basilicata sia di circa 1 ogni 500 abitanti”. Con la mozione il Pdl impegna la Giunta regionale “a non fare ricorso alla forma di lavoro in somministrazione, seppur previsto dalla normativa nazionale, quale mezzo di assunzione temporanea nell’Ente Regione Basilicata e negli enti sub-regionali e a vincolare le future collaborazioni esterne a tempo determinato in Regione e negli enti sub-regionali solo ed esclusivamente previa selezione pubblica per titoli ed esami”. Con l’interrogazione, in particolare, si fa riferimento a dieci assunzioni a tempo determinato (figure professionali di categoria C) avvenute presso il dipartimento Formazione. I firmatari interrogano il presidente della Giunta al fine di sapere “le motivazioni amministrative/politiche/giuridiche che sono alla base della scelta di avvalersi di collaboratori con contratto interinale e il motivo di una mancata selezione pubblica; le ragioni politiche e/o amministrative per la palese incoerenza tra la determinazione dirigenziale (n.182 del 7/3/2011) che richiedeva personale con provata esperienza pluriennale in attività concernenti i programmi Po Fse e la successiva richiesta di unità lavorative con semplice conoscenze informatiche per lavori di inserimento ed elaborazione dati”. I consiglieri chiedono, altresì, di conoscere, nello specifico, per i 10 lavoratori interinali “le generalità anagrafiche, la tipologia di contratto, il trattamento economico, l’ufficio ove svolgono l’attività e la funzione, il curriculum vitae, le precedenti esperienze lavorative nel settore dei programmi europei e la data di iscrizione presso la Tempor Spa”. Gli esponenti del Pdl chiedono, infine, se “Angela Lombardi e Antonio Vitucci (due dei 10 lavoratori con contratto in somministrazione interinale) siano, la prima, parlamentare dello Stato italiano e il secondo già assessore alla Provincia di Potenza; se si ritiene opportuno interrompere anticipatamente i rapporti di lavoro instaurati e quali provvedimenti si intendono adottare rispetto alla conclamata carenza di organico presente in Regione”.

Pagliuca nel suo intervento ha sottolineato il lavoro minuzioso compiuto dal Pdl per mettere in evidenza “le contraddizioni presenti in alcune forze politiche, vedi l’Idv, che fanno battaglie moralizzatrici e che poi cadono nella trappola dei vecchi metodi della politica”. Pici ha dichiarato che spesso “si opera diversamente da come si predica e che a volte il ricorso ad agenzie interinali è un modo per condizionare la scelta di giovani da occupare”. Venezia ha affermato che “si continua ad operare contra legem, mettendo in pratica atti di furberia al fine di evitare il ricorso a procedure concorsuali”.

“La politica adotti strumenti di trasparenza per ogni azione amministrativa”, è quanto ha affermato Mattia il quale ha ribadito la necessità di “continuare sulla strada della moralizzazione della politica al fine di dare certezza al popolo lucano”. Infine, è intervenuto il consigliere Napoli il quale ha fatto riferimento ai “tanti giovani che perdono la fiducia nelle istituzioni e che abbandonano la propria regione”. “Spesso - ha concluso Napoli – si parla di inciuci tra opposizione e centrosinistra. Siamo qui, invece, per ribadire che non ci sottraiamo al ruolo dell’opposizione e per rivolgere al Governo lucano l’invito a cambiare rotta”.

tratto da "Basilicatanet"

Nota del Sen. Latronico (PDL) sulle royalties del petrolio in Basilicata

Latronico (Pdl) su dichiarazioni royalties di Benedetto

18/07/2011

“Leggo la nota del consigliere regionale Nicola Benedetto e mi convinco che sia necessario fornire ai cittadini lucani qualche precisazione con la speranza di aiutare un giudizio obiettivo sulle cose, senza cadere in strumentalizzazioni che non giovano all'interesse della nostra gente”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in replica ad una dichiarazione del consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Nicola Benedetto.

 “Intanto i fatti. Su iniziativa dei parlamentari del Pdl, che il consigliere Benedetto vorrebbe mandare via, dopo un duro lavoro parlamentare nelle commissioni, nelle aule e con il governo,otteniamo l'incremento delle royalties per l'estrazioni petrolifere nella misura del 40 per cento, dal 7 al 10 per cento, maggiorazione a carico delle compagnie petrolifere per finanziare un fondo regionale per la riduzione del prezzo del carburante. Il fondo vale, in Basilicata, 32 milioni per il 2009, anno di partenza delle maggiorazioni, e 48 milioni di euro per 2010, già versati dalle compagnie allo scadere del 30 giugno.

Un fondo che servirà per finanziare per l'intera durata delle estrazioni (30 anni e' stato calcolato) la riduzione del prezzo del carburante la cui intensità e' collegata con le quantità del petrolio estratto e con il prezzo del petrolio.
Sono cifre importanti che uno come il consigliere Benedetto dovrebbe facilmente saper sviluppare:proviamo ad attualizzare 40 milioni di euro,partiamo da una cifra annuale bassa che e' destinata a crescere significativamente, per 25 anni, raggiungiamo la cifra di almeno 1 md di euro che in 25 anni saranno a disposizione dei lucani ! E' poco? E tutto? Non e' poco e non e' sicuramente tutto. Non e' poco perché,con il costo a carico delle compagnie e senza intermediazione politica, assegniamo a tutti i lucani il diritto ad un beneficio sul prezzo dei carburanti provando a raggiungere quello garantito alle comunità frontaliere.

Non e' tutto perché la Regione dispone di un altro 7 per cento che con il concorso del consigliere Benedetto,che se non ci sbagliamo dovrebbe far parte della maggioranza di governo in Basilicata, potrebbe destinare per tutte le altre necessita' ,comprese le borse lavoro, con la speranza che alle borse segua il lavoro vero! Per quanto ci riguarda siamo fieri di questo traguardo e di aver,nonostante le difficoltà e lo scetticismo di molti, raggiunto un risultato storico che i lucani stanno apprezzando a vedere le adesioni presso gli uffici postali della regione.

Siamo ugualmente convinti che l'opera deve continuare nella direzione di sottoscrivere un nuovo negoziato tra governo nazionale, regionale e compagnie per garantire un impiego congruo delle risorse compensative rivenienti dallo sfruttamento del petrolio nella direzione della tutela ambientale, del rafforzamento produttivo ed infrastrutturale della nostra regione. La stipula del memorandum sul petrolio avvenuta nei mesi scorsi tra il presidente De Filippo ed il governo nazionale nelle persone dei sottosegretari Saglia e Viceconte, che il consigliere Benedetto dovrebbe conoscere ed approvare essendo parte della maggioranza, va in questa direzione. Predisposizione di un fondo per lo sviluppo delle attivita' produttive ed un fondo per la realizzazione di un piano infrastrutturale,per connettere la Basilicata alle grandi reti di accesso del Paese. Noi siamo impegnati su questo difficile percorso in un congiuntura complicata per l'Italia e per il mondo.

Benedetto deve scegliere se vuole partecipare a questo sforzo,come gli spetterebbe essendo stato eletto e facendo parte di una coalizione che ha la responsabilità di governare la regione, salvo che gli basti recitare un pianto greco sui problemi e sulle povertà che segnano drammaticamente il tempo presente e che necessitano di soluzioni concrete e realistiche piuttosto che di prediche consolatorie. Noi ci siamo messi alla prova, pur essendo forza di opposizione in regione, per realizzare una coesione necessaria a costruire un contesto favorevole a contrastare il declino produttivo della Basilicata ed offrire un segnale positivo alle forze attive ed ai giovani della nostra terra".

tratto da "sititide.it"

lunedì 18 luglio 2011

Il Sindaco ha perso la dimensione della realtà e le buone maniere



Spero sia veramente l'ultima volta che il Sindaco provi a mortificare chi ha a cuore solo gli interessi dei Novasiresi. Di fronte a ben delineate problematiche che ho sollevato, egli si rifugia ancora una volta dietro misteriose e ridicole illazioni, deviando su sofismi e mielose, poco credibili, autodifese.

Sono sempre stato, nello scontro dialettico, chiaro e diretto e non mi abbasserò nemmeno stavolta allo scadente livello di chi non sa mantenere il contraddittorio nell'alveo della civiltà, abbandonandosi ad attacchi personali infondati e di infimo ordine.

Bene farebbe il Sindaco a svolgere la sua mansione amministrativa a tempo pieno, affrontando le annose questioni che assillano da anni Nova Siri ; è questo il vero scandalo che offre ai suoi cittadini: dopo ben 7 anni che è Sindaco, viviamo in un territorio in stato di abbandono, con strade dissestate, immondizia dappertutto, spiagge pubbliche non fruibili, verde pubblico non curato, strutture sportive fatiscenti e inutilizzabili, lavori pubblici in perenne stallo, scuole per anni senza certificazioni di agibilità e collaudo , bandi di gara per l'assunzione del personale per lo meno discutibili.
E' scandalo che, pur di rimanere ancorato alla sua poltrona, si è sempre genuflesso ai fautori di zizzanie, premiandoli puntualmente.


Si occupi, il Sindaco, di amministrazione anzichè perder tempo in polemiche di bassa lega dirette alla persona e non risolutive dei problemi, si svegli dal suo ormai proverbiale letargo e cerchi di recuperare un minimo di credibilità e decoro agli occhi della gente, ora che ha già perso mille occasioni per fare e anche qualcuna per tacere.

domenica 17 luglio 2011

L'intervento del Sindaco sulle Poste? A Nova Siri vale il principio dell'incoerenza


E' vivo il mio apprezzamento per l'intervento duro e perentorio, anche se un pò tardivo, del Sindaco in merito all' inadeguatezza dei servizi offerti da Poste Italiane a Nova Siri.
In data 5 Luglio, avendo ravvisato la presenza di una fila interminabile con tempi di attesa di circa 45 minuti anche fuori dagli angusti spazi interni di attesa, con vecchietti ad aspettare sotto il sole cocente , ho chiesto ed ottenuto di parlare con il Direttore; in seguito ho avuto un lungo colloquio telefonico con il Responsabile delle Attività Operative della filiale di Matera, ma non ho reputato soddisfacenti le risposte fornitemi. Ho cosi interessato alla questione il Senatore Cosimo Latronico il quale con gran sollecitudine si è prodigato per la risoluzione del problema, inviandomi, poi, un e-mail in cui mi ha fornito chiara traccia del suo pronto intervento. La questione va affrontata e risolta in tempi brevi, come, giustamente, promette il Sindaco.

Non posso, a questo punto, pur con amarezza, esimermi dal sottolineare come lo stile amministrativo del Sindaco di Nova Siri sia deficitario e lacunoso in termini di coerenza nell' approccio alle questioni del territorio: parlo di una circostanza simile nella quale il Sindaco fece l'esatto contrario di cio' che ha fatto adesso.

Meno di 4 mesi fa (22 Marzo), venuto a conoscenza di un disservizio ancor piu' grave di quello postale (a causa di un frigorifero per farmaci guasto erano state piu' volte rinviate le vaccinazioni ai bambini di Nova Siri), io stesso avevo con forza segnalato la questione a mezzo stampa, proprio come ha fatto il Sindaco in questo caso.

In quell'occasione, però, a fronte della mia legittima denuncia, fatta solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini, soprattutto dei bimbi, vittime innocenti del disservizio, il Sindaco condanno' apertamente la mia iniziativa,sollevandomi un polverone contro e arrivando addirittura a dire che lo avevo fatto solo per guadagnare "passaggi giornalistici".... Ha forse lui bisogno ora di "passaggi giornalistici" ? Non credo, rimane tuttavia evidente la contraddizione di chi ,volta per volta, affronta le questioni ora con un metodo, ora con un altro che ne è l'esatto contrario.

Incoerenza di fondo? Flebilità caratteriale o timore di esporsi? Quando si evidenzia un grave problema del territorio, chi rappresenta il proprio popolo deve sempre impugnare con forza le ragioni della propria gente a prescindere dall' interlocutore di turno, che sia l'ASM o che siano le Poste Italiane o chicchessia. Ci vuole coraggio, ci vuole responsabilità, ma soprattutto coerenza. Sempre.
Cons. Comunale dr. Giuseppe D'Armento (PDL)

sabato 16 luglio 2011

Leonardo Giordano: la Basilicata rischia di perdere 440 milioni di euro di finanziamenti


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 La card-idrocarburi a tutti i lucani è un rompighiaccio giuridico-istituzionale
Si vuol far passare il concetto secondo cui il Governo centrale ha elargito una “elemosina”, che la Basilicata non meriterebbe quella che viene considerata una “presa in giro”, pochi, sparuti, elitari gruppi di radical – chic bruciano il modulo davanti alla regione o invitano a non ritirare la card mentre a migliaia i lucani affollano gli uffici postali. Anche quest’ultimo fatto (l’accalcarsi di vere e proprie folle davanti agli sportelli) viene fatto passare come l’espressione del difetto tutto lucano di chiedere ed accontentarsi di provvedimenti assistenziali. Credo, per le battaglie fatte contro le perforazioni nel mar Jonio e, da sindaco nel 1998, contro le perforazioni indiscriminate ed in assenza ancora di un accordo con l’Eni e le compagnie, di poter dire quel che penso senza il pregiudizio che le mie idee possano confondersi con le posizioni strumentali di chi ha sposato in pieno la causa dei petrolieri. Ebbene qualcuno si è mai chiesto se questa corsa al ritiro della card di migliaia di lucani patentati ogni giorno non sia qualcosa di diverso che il semplice desiderio di assistenzialismo? Non potrebbe essere che il lucano ha percepito che per la prima volta riceve direttamente un beneficio dall’estrazione del petrolio in Basilicata senza intermediazioni e senza distinzione di origine (per esempio quella di abitare o meno in un comune interessato alle perforazioni) o di appartenenza ad uno schieramento politico,
perché si deve pure spiegare come mai il comune di Santarcangelo percepisce le royalties senza avere un pozzo e comuni come quelli di Pisticci, Ferrandina, Craco e Montalbano, attraversati dall’oleodotto, nei cui territori si estrae gas metano, non percepiscono alcunché. Non si considera che con il bonus si è inaugurato un percorso nuovo, come una sorta di canale giuridico - istituzionale, lungo il quale si dovrà lavorare nei prossimi anni perché vi transiti più “acqua”, cioè più risorse che arriverebbero direttamente ai lucani. Comunque mentre tiene banco questa “vexata quaestio” se si tratti o meno di una “elemosina” passano sotto silenzio questioni che meriterebbero molta più attenzione e dalle quali dipende il futuro della nostra regione; questioni per le quali nessuno si scandalizza (come ci si scandalizza del bonus) e per le quali, mi spiace dirlo, anche la stampa locale gioca un ruolo piuttosto marginale. Prima di tutte vi è la questione dei 240 milioni di euro di fondi europei che la Regione rischia di perdere se non spende prima del 31 dicembre 2011 o dei 284 milioni di euro che si perderebbero se non sono impegnati prima della medesima data: non sono certamente noccioline!
Vi è inoltre la questione dei 200 milioni di fondi CIPE che il secondo Governo Berlusconi, nel 2004, ha elargito alla Regione Basilicata per opere infrastrutturali che, nel migliore dei casi, sono state appena appaltate e per le quali nella peggiore delle situazioni esistono a malapena i progetti di massima. Da sindaco partecipai nel 2007 all’ultima conferenza di servizio propedeutica all’approvazione del progetto di potenziamento dell’acquedotto del Frida (cioè 3 anni dopo l’erogazione del finanziamento CIPE) e ancora ( a 7 anni di distanza) i lavori non sono partiti. Nel mio comune (Montalbano), con i medesimi fondi, devono essere realizzate opere idrauliche e fognanti per quasi 5 milioni di euro. E’ dal 2005 che tecnici e funzionari dell’Acquedotto Lucano vanno e vengono per rilievi e sopralluoghi, ma solo 3 mesi fà è stato approvato il progetto e non si sa se l’appalto sia partito o meno.
Ci possiamo permettere questi tempi in situazioni di crisi come quella che viviamo? Chi dice queste cose? Chi se ne scandalizza? Chi denuncia l’inerzia e la lentezza pachidermica di questa Regione e dei suoi governanti? Ci rendiamo conto? E’ colpa dell’Europa o di Tremonti se ci tolgono queste risorse? Tra il primo e il secondo di questi finanziamenti rischiamo di perdere 440 milioni di euro e noi pensiamo speciosamente alla polemica sul bonus idrocarburi.

Leonardo Giordano
Dirigente Regionale PDL

da "ilmetapontino.it"                                                                                                                     

venerdì 15 luglio 2011

La legge del buon senso


Biotestamento, tutela della vita e della salute

L’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge sul testamento biologico. I voti favorevoli, a scrutinio segreto, sono stati 278, i contrari 205, gli astenuti 7.

La maggioranza si è dimostrata anche su questo tema compatta e, con i voti favorevoli di Pdl, Lega e Udc (contrari Fli, Pd e Idv), il testo ha ottenuto il via libera ed ora dovrà tornare in terza lettura al Senato viste le modifiche operate a Montecitorio.

Il ddl è composto da otto articoli. Nel dettaglio ecco cosa prevedono.



No all’eutanasia - L'articolo 1 prevede la “Tutela della vita e della salute'' quale ''diritto inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata nei modi di legge” e vieta “ai sensi degli articoli 575, 579 e 580 del codice penale ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio, considerando l'attività medica e quella di assistenza alle persone esclusivamente finalizzate alla tutela della vita e della salute nonché all'alleviamento della sofferenza''. E ancora: “impone l'obbligo al medico di informare il paziente sui trattamenti sanitari più appropriati” riconoscendo “come prioritaria l'alleanza tra il medico e il paziente che acquista peculiare valore proprio nella fase di fine vita”



Consenso informato – L’articolo 2 recita che “salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso informato esplicito ed attuale del paziente prestato in modo libero e consapevole. E’ fatto salvo il diritto del paziente di rifiutare in tutto o in parte le informazioni che gli competono” e che il consenso informato al trattamento sanitario “può essere sempre revocato'' e in caso di soggetto interdetto” è prestato dal tutore che sottoscrive il documento”, ma “non è richiesto quando la vita della persona incapace di intendere o di volere sia in pericolo”.



Dichiarazioni anticipate di trattamento – Nell’articolo 3 si legge che “la dichiarazione anticipata di trattamento assume rilievo nel momento in cui è accertato che il soggetto si trovi nell'incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze per accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale e, pertanto, non può assumere decisioni che lo riguardano. Tale accertamento è certificato da un collegio medico formato, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, da un anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal medico specialista nella patologia da cui e' affetto il paziente. Tali medici, ad eccezione del medico curante, sono designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o, ove necessario, dalla azienda sanitaria locale di competenza.”



Alimentazione e idratazione assistita – L’Articolo 3 stabilisce che potranno essere sospese, se non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo, ma solo ai pazienti in fase terminale. Esse non sono considerate terapie e non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento (Dat).



Trattamenti sperimentali - Nel testamento biologico si potranno indicare solo i trattamenti terapeutici cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza e non quelli a cui invece non si vuole essere sottoposti e il soggetto che scrive la Dat può esplicitare la rinuncia ad alcuni trattamenti sanitari di carattere sproporzionato o sperimentale.



Modalità – Saranno ritenute valide solo le Dat sottoscritte in firma autografata del paziente e, salvo che il soggetto sia divenuto incapace, la Dat avrà validità per 5 anni. Vengono esclusi video o ricostruzioni postume. Le dichiarazioni non saranno vincolanti e alla fine a decidere sarà il medico perché se dalla sottoscrizione della Dat al momento della malattia vi fossero progressi scientifici, il dottore non potrebbe utilizzarli.



Stati vegetativi - Ai pazienti in questo stato sarà garantita l'assistenza ospedaliera, residenziale o domiciliare, prevista nei Livelli essenziali di assistenza.



Familiari - Se un paziente non dovesse nominare un fiduciario (che può essere sostituito in qualsiasi momento e, se nominato, è l'unico legalmente autorizzato a interagire con il medico sulla Dat) i suoi compiti saranno adempiuti dai familiari nell'ordine previsto dal Codice Civile. Il nuovo disegno di legge specifica che gli orientamenti espressi dal paziente “sono presi in considerazione dal medico curante che, sentito il fiduciario, annota nella cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguirle o meno”.

Registro nazionale – E’ istituito il Registro delle Dat nell'ambito di un archivio unico nazionale informatico, il cui titolare dei dati è il ministero della Salute.

tratto da: Il Mattinale del PDL

martedì 12 luglio 2011

Pdl, Rosa e Venezia: aprire fase nuova anche in Basilicata

ACR“Siamo ad una svolta politica nel Popolo della Libertà. Una svolta che nasce dal passato, ha le radici nel presente, ma guarda al futuro. Angelo Alfano ed il gruppo dirigente nazionale stanno costruendo una casa comune per i moderati ed i liberali italiani”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali Gianni Rosa e Mario Venezia (Pdl), che con “una numerosa rappresentanza della Basilicata” hanno partecipato “nella piazza simbolo da sempre della destra italiana alla festa della Libertà di Mirabello”.

Per Rosa e Venezia “la vera destra europea, moderna e democratica ha scelto il Pdl quale unico e effettivo partito di riferimento, alternativo nelle politiche e nei principi alle sinistre italiane ad i radicalismi sociali. Il Pdl ha l’obbligo ed il dovere morale di aprire una nuova stagione politica anche in Basilicata, un dibattito mirato a superare l’anacronistica quota tra ex An e ex Forza Italia. Il Pdl è un partito più complesso al cui interno hanno aderito varie sensibilità e storie politiche, quindi ormai urge quella osmosi politica, nel rispetto delle diversità, che rendono grande un partito ed i suoi ideali. E’ opportuno anche rivedere le strategie delle alleanze, con un Pdl aperto a tutti, partiti e cittadini ma con la consapevolezza delle scelte e della lealtà: chiunque desideri aderire o esser alleato sappia che deve dare e lavorare e non chiedere ristori e poltrone. Vogliamo un Pdl capace di stare tra la gente e capace di ascoltarla e recepirne i bisogni”.

“Concordiamo con Alfano - dicono Rosa e Venezia - che le leadership si creano solo dal consenso della gente, dai militanti che scelgono i migliori che vivono la politica come una missione e con nessuna improvvisazione. Questo deve essere anche in Basilicata, con un Pdl che dice ai lucani con chiarezza cosa vuole e dove sta. Bene il bonus benzina, diamo ora reale concretezza al memorandum, ma oltre facciamo in modo con la nostra azione quotidiana che i cittadini comprendano chi siamo e che rappresentiamo l'alternativa reale al centrosinistra. I lucani devono vedere in noi coloro che possono dare le giuste risposte ai tanti problemi in primis il lavoro, vera emergenza in Basilicata. Tanti lucani aspettano una prospettiva ed un’alternativa al centrosinistra, ma per tante ragioni ,compreso errori nostri, non hanno creduto della proposta del Pdl”.

Secondo Rosa e Venezia, “i troppi silenzi del partito, i falsi moderatismi non hanno aiutato né il Pdl e né la costruzione di uno schieramento capace di vincere le elezioni amministrative. Ora indugiare ancora, significherebbe continuare nella confusione politica e perseverare con gli errori del passato. Diamo ai lucani il cambiamento che vogliono – concludono di consiglieri regionali - diamo la possibilità di avere un Buon Governo dopo 15 anni di grigiore catto-comunista, falsamente progressista ma effettivamente retrogrado e classista. Possiamo farlo solo con il lavoro di tutti noi, dirigenti, rappresentanti istituzionali e quadri di partito. Ma ricordiamolo perché è essenziale, senza il sostegno dell’opinione pubblica e senza militanti, il Pdl è destinato a rimanere nel solco di un’opposizione perenne. Il nostro appello agli amici dirigenti e umani delle istituzioni è di lasciare da parte le polemiche del passato e costruire assieme il Pdl del Futuro, ai simpatizzanti ed agli iscritti di aiutarci con rinnovato vigore, nonostante i ritardi e le assenze che ci sono state. All’opinione pubblica di credere nel Pdl ed aiutarci a mandare a casa il centrosinistra lucano”.

tratto da : http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/consiglio/tiles/popupNews.jsp?otype=1120&otypeId=298719

domenica 10 luglio 2011

Vincenzo Maida è addetto stampa dei militari italiani?


Le mie riflessioni circa l'intervento sul sito "ilmetapontino.it" a firma di Vincenzo Maida http://www.ilmetapontino.it/rubriche/interventi/2496-in-afganistan-si-continua-a-morire-nel-silenzio-dei-media.html

Ognuno ha il diritto di esprimere un'opinione : nell'esprimerla sarebbe opportuno non solo dire quello che si pensa ma soprattutto pensare a quello che si dice. La mia opinione dissente da quella riportata nell'articolo del sig. Vincenzo Maida anzi provo vivo sdegno nel leggerne i contenuti. La reputo densa di volontà strumentalistica e qualunquismo demagogico. L' Italia ha sempre svolto un importante ruolo nella geopolitica sia sotto l'egida della Nato che nell'ONU non già nell'ergersi a gendarmeria filostatunitense ma nell'affermare a livello internazionale i principii della pace , della non aggressione, del mutuo soccorso tra i popoli nel rispetto della Carta dei diritti dell'uomo, nel tutelare la sicurezza dei propri cittadini. Un impegno che ha remote origini e risale addirittura al 1951 in un'azione di supporto logistico-sanitario in Corea.

Sono stato in Afghanistan per mesi e mesi, e non ho trovato tracce, presso i fondamentalisti, di quella che i girotondini o taluni sinistroidi indicano come "cultura islamica" ma piuttosto di una subcultura tesa alla violenza, all'abiurazione da ogni forma di libertà, all'affermazione della schiavitù femminile e minorile, all'imposizione, attraverso il terrorismo organizzato del radicalismo religioso arabo: un abominio della civiltà. Tale rete terroristica, non è certo una mia scoperta, è attiva a livello internazionale attraverso una fitta rete di cellule interdipendenti, capillarizzata in tutti i paesi occidentali, Italia compresa , come testimoniano gli arresti e le espulsioni di cui il Ministro degli Interni Maroni dà notizia quasi giornalmente, segno di impegno concreto sul territorio (forse il sig. Maida era in vacanza quando, in due attentati di cellule terroristiche di Al-Quaeda, l'11 Marzo 2004 a Madrid perirono 192 uomini o il 7 Luglio 2005 a Londra ne morirono 52, dato che considera il pericolo terroristico una "colossale menzogna" ).

Sono un Ufficiale dell'Esercito veterano delle missioni estere e credo di avere piu' credenziali del sig.Maida, conferitemi da un impegno decennale sul campo, nell'esprimere i sentimenti e il parere di chi veste una divisa, la onora , si sacrifica per essa. Non puo' il sig. Maida ergersi ad interprete e portavoce dei moti d'animo e delle spinte motivazionali di noi militari. Lo fa sulla base di cosa? Forse dei resoconti speculativi di logiche partitiche a cui probabilmente aderisce? Il rispetto , se ne ha, per i militari morti sul campo e per il dolore delle loro famiglie, puo' affidarlo ad una preghiera al nostro Signore; è il suo reputarci , invece, vittime sacrificali di logiche affaristiche e politiche una profonda mancanza di rispetto: non ci sentiamo affatto carne mandata al macello.

Le stellette che portiamo sul bavero sono il segno splendente di idealità e di una condotta morale che nel mercificato e disorientato panorama culturale dei nostri tempi ormai si va perdendo , ma che noi con orgoglio riaffermiamo, in onore alla Patria che serviamo, anche a costo della vita, e in onore a tutti gli italiani che hanno esalato l'ultimo respiro con una divisa addosso e con un fiero ideale nel cuore.

Credo che nessuno dei miei fratelli in arme deceduti, che ho pianto e piango, io piu' fortunato di loro, e sono qui a parlarne, da lassu' si senta gratificato dall'esser ricordato, come fanno tanti Maida sparsi per l'Italia, come un pusillanime "mandato a morte in terre così lontane per sostenere gli interessi economici e geopolitici americani".

A noi basta una lacrima, un fiore , un sorriso, una preghiera, il ricordo grato di un popolo che amiamo e difendiamo ogni giorno , consapevoli dei rischi di un ruolo eletto e glorioso. ( "Etiam si omnes, ego non" , una citazione di S.Paolo è il motto del Comitato Operativo Forze Speciali).

Rifletta , Maida.

Considera positiva l'attivita' politica del PDL lucano?