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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI

sabato 30 luglio 2011

De Filippo prenda appunti: Rapporto Svimez. Allarme giovani al sud, due su tre sono a spasso. Basilicata maglia nera su produttività


Secondo la Svimez (l'associazione per lo sviluppo dell'industria nel mezzogiorno) e' allarme occupazione per i giovani del sud. Nel Mezzogiorno del nostro paese il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) e' giunto nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del Paese (56,5%). La questione generazionale italiana diventa quindi emergenza e allarme sociale nel Mezzogiorno.Tra il 2003 e il 2010 al Sud gli inattivi (ne' occupati ne' disoccupati), sono aumentati di oltre 750mila unita'.
Mentre crescono i giovani Neet (Not in education, emplyment or training) con alto livello di istruzione. Quasi un terzo dei diplomati ed oltre il 30% dei laureati meridionali under 34 non lavora e non studia. Sono circa 167 mila i laureati meridionali fuori dal sistema formativo e del mercato del lavoro, con situazioni critiche in Basilicata e Calabria. Uno spreco di talenti inaccettabile. Nel 2010 il tasso di disoccupazione nel Sud e' stato del 13,4% contro il 12% del 2008, piu' del doppio del Centro-Nord (6,4%, ma nel 2008 era il 4,5%).
Se consideriamo tra i non occupati anche i lavoratori che usufruiscono della CIG e che cercano lavoro non attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione corretto salirebbe al 14,8% a livello nazionale dall'11,6% del 2008, con punte del 25,3% nel Mezzogiorno (quasi 12 punti in piu' del tasso ufficiale) e del 10,1% nel Centro-Nord.
La Svimez ha fonito anche una fotografia della situazione economica sottolineando che l'area che nel 2010 ha trainato il paese e' stata il Nord-Est (+2,1%), seguita da Centro (+1,5%) e Nord-Ovest (+1,4%).
A livello regionale, la forbice oscilla tra il boom del Veneto (+2,8%) e la flessione della Basilicata (-1,3%).A seguire, Friuli Venezia Giulia, Marche e Abruzzo segnano tutte +2.3%, Umbria +2,2%. Crescita anche per il Lazio (+1,8%), Lombardia e Trentino Alto Adige (+1,7%), Emilia-Romagna (+1,5%), Valle d'Aosta (+1,4%) e Piemonte e Sardegna (+1,3%).
All'interno del Mezzogiorno, la crescita piu' alta spetta all'Abruzzo (+2,3%), che recupera in parte il calo del 2009 (-5,8%) grazie alla ripresa dell'industria e alla buona performance dei servizi. Grazie alla crescita del terziario registrano segni positivi anche Sardegna (+1,3%) e la Calabria (+1%). Se la Sicilia e' praticamente stazionaria (+0,1%), registrano segni negativi Puglia (-0,2%), Molise e Campania (-0,6%). Discorso a parte per la Basilicata, che registra il calo maggiore dell'attivita' produttiva a livello nazionale (-1,3%), soprattutto per effetto del calo delle costruzioni (-8,4%) e dei servizi (-0,6%).
Situazione non positiva anche se si guarda anche alla media annua 2000-2010: Campania e Puglia, che avrebbero dovuto rappresentare il motore produttivo del Mezzogiorno continentale registrano segni negativi (rispettivamente -0,2 e -0,3%), come la Basilicata (-0,7%).
In valori assoluti, nel 2010 la regione piu' ricca e' stata la Lombardia, con 32.222 euro, seguita da Trentino Alto Adige (32.165 euro), Valle d'Aosta (31.993 euro), Emilia Romagna (30.798 euro) e Lazio (30.436 euro).
Nel Mezzogiorno la regione con il Pil pro capite piu' elevato e' stata l'Abruzzo (21.574 euro), che comunque registra un valore di circa 2.200 euro al di sotto dell'Umbria, la regione piu' debole del Centro-Nord. Seguono il Molise (19.804), la Sardegna (19.552), la Basilicata (18.021 euro), la Sicilia (17.488), la Calabria (16.657) e la Puglia (16.932). La regione piu' povera e' la Campania, con 16.372

tratto da "ilmetapontino.it"

mercoledì 27 luglio 2011

Rispettare la pari dignità sindacale: il Caso Ugl al San Carlo di Potenza (e, in piccolo, al Comune di Nova Siri)

Esiste la libertà sindacale e la pari dignità per le varie organizzazioni in Basilicata? La risposta retorica sarebbe affermativa, ma purtroppo spesso non è così. La vicenda successa all’Ospedale San Carlo, che ha registrato un palese atto di discriminazi...one verso l’organizzazione UGL Sanità, messa alla porta in occasione dell’incontro di presentazione del nuovo direttore generale, Andrea Des Dorides.
 
 Un episodio intollerabile, causato – a quanto riferito in un comunicato stampa della stessa Ugl - dalla decisione di un dirigente del San Carlo. Non è la prima volta, spesso si sono lette le proteste di sindacati minori verso la Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, questa volta si è raggiunto un livello alquanto infimo, farcito di anti democrazia e di intolleranza che non può essere minimizzato, ne lasciato passare nell’impunità dell’indifferenza.
 
Chiederemo spiegazioni all’Assessore Martorano riguardo la dinamica dell’incidente, chiederemo le motivazioni del comportamento e da chi è stato attuato e deciso. Sia chiaro però, non concerne solo questo increscioso episodio, ma nel nostro ruolo istituzionale attueremo tutte le necessarie azioni e atti, istituzionale e politiche, affinché in futuro non si calpesti la dignità delle organizzazioni sindacali minori e che la democrazia e la libera iniziativa sindacale sia rispettata e tutelata.
 
Lanciamo un appello anche al neo Direttore Des Dorides, di ripristinare corrette relazioni sindacali, eliminando quei cattivi costumi ereditati da un passato da cancellare.
 
 
Potenza 26/07/2011 ​ Gianni Rosa, Mariano Pici, Mario Venezia
 
Aggiungo che , durante l'ultimo  consiglio comunale di Nova Siri , il Sindaco, interpellato dal sottoscritto in merito al contenuto di un comunicato dell'UGL a firma del Segretario Regionale Giovanni  Tancredi, tagliando corto e sorvolando sull'argomento, ha affermato che quanto fatto rilevare dall UGL sui concorsi pubblici non merita attenzione perchè l' UGL è un sindacato minoritario.... roba da S.Carlo
 
Giuseppe D'Armento

giovedì 21 luglio 2011

"L'Amministrazione di Nova Siri faccia un passo indietro sulle assunzioni"


Prima di esprimere alcune considerazioni sulle assunzioni in programma a Nova Siri, riporto un "abstract" tratto dal blog del Ministro Brunetta che dimostra quanto l'esecutivo del PDL valorizzi e tenga da conto l'istituto della mobilità:
Il 12 Febbraio 2009 è stato approvato alla Camera il Disegno di Legge proposto dal Ministro Brunetta per la riforma della Pubblica Amministrazione e soprannominato anche legge “anti-fannulloni”.
Capisaldi della riforma del pubblico impiego sono:
- TRASPARENZA: grazie all’introduzione di cartellini di riconoscimento per i dipendenti; la creazione di una Authority per garantire chiarezza e sovraintendere alle funzioni di valutazione; un’adeguata formazione del personale preposto a funzioni di valutazione, con lo sviluppo di un apposito sito web.
- MERITOCRAZIA: con l’introduzione di strumenti per valorizzare i meriti e incentivare la produttività e l’efficienza; ma anche sanzioni previste per i dirigenti che non rispettano gli standard di efficienza, per contrastare i fenomeni di assenteismo e scarsa produttività.
- MOBILITA’ AGEVOLATA: tra le amministrazioni in caso si verificano carenze di organico e una permanenza di almeno 5 anni per i dirigenti vincitori di procedure di progressione verticale.
- 4 milioni destinati alla realizzazione di progetti innovativi e sperimentali per diffondere le metodologie della valutazione tra amministrazioni centrali e enti territoriali.
- RIFORMA DEI CONTRATTI PUBBLICI: si pone l’obiettivo di migliorare la forma di contrattazione collettiva.
- CLASS ACTION: accentuato il ruolo dei clienti dei servizi pubblici che vedono diventare legge l’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni per ripristinare servizi di alto livello.
Infine il conteggio degli anni di anzianità sarà di 40 anni, ma non farà più riferimento al servizio contributivo, ma a quello effettivo di lavoro.
Assunto cio' è da rimarcare come tra i doveri di un'amministrazione locale ci sia quello di far rispettare le leggi dello Stato e di creare le migliori condizioni possibili perchè le emanazioni legislative superiori trovino PIENA EFFICACIA. Detto questo è consequenziale ravvisare che:
a) l'Amministrazione comunale di Nova Siri emanando un bando per lavoro part-time non crea le condizioni di cui sopra in quanto non è appetibile per un conterraneo che lavora al nord trasferirsi a fronte di uno stipendio dimezzato (infatti a tutt'oggi non è pervenuta alcuna istanza).
b) Laddove, per pura ipotesi, si assumesse part-time tramite concorso (ove non pervenute istanze di mobilità) e poi, reperita la copertura finanziaria, si trasformasse il part time in tempo pieno a quel punto la mobilità potrebbe dirsi "virtuosamente" bypassata con artificio, ma questa è solo un'ipotesi in cui io per primo non voglio credere perchè confido nella trasparenza del Sindaco e del gruppo di governo comunale.
c) La maggioranza politico-consiliare è nata da una lista civica nata sotto l'egida del PDL (il partito cui appartengo), con una "sponsorizzazione" determinante ai fini della vittoria elettorale. Mi rifiuto di credere che la vicinanza di questa maggioranza al PDL sia nata, si sia compiuta ed esaurita nel challenge elettorale, coerenza vuole che le direttrici politiche del partito vengano rispettate nell’azione di governo o, per lo meno, valutate in sezione.
Detto cio' auspico che l'Amministrazione possa virtuosamente fare un passo indietro e rivisitare il bando: se la copertura finanziaria consente solo un'assunzione a tempo pieno, si faccia il bando per un'assunzione a tempo pieno e non, invece, due assunzioni a mezzo servizio.
Giuseppe D'Armento - Consigliere comunale Pdl

martedì 19 luglio 2011

Viabilita':S.S. 106 Jonica; Anas, 80 milioni per variante Nova Siri, approvato il progetto esecutivo.

Con i lavori (circa 4,5 km) si completera' il tratto lucano


(ANSA) - POTENZA, 19 LUG - Il Consiglio di amministrazione dell'Anas ha approvato il progetto esecutivo per l'avvio dei lavori di costruzione della variante di Nova Siri, dal km 414,080 al km 419,300 della strada statale 106 ''Jonica'', al confine tra la Basilicata e la Calabria. L'investimento complessivo dell'intervento ammonta a 80 milioni di euro. ''Il nuovo tratto - ha sottolineato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci - consentira' di completare l'intero itinerario della strada statale 106 Jonica nel territorio lucano e si inserira' tra due tronchi gia' ammodernati''.

 Tratto da "Ansa.it"

Questione morale,oggi 19/07 conferenza stampa del Pdl

Annunciata la presentazione di una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata”
Una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata” saranno presentate dal Gruppo del Popolo della Libertà. Ad annunciarlo questa mattina, durante una conferenza stampa, i consiglieri Gianni Rosa, Nicola Pagliuca, Mario Venezia, Mariano Pici, Franco Mattia e Michele Napoli.

Nell’illustrare i due documenti il consigliere Rosa ha “sottolineato l’importanza di metodi e procedure trasparenti in materia di occupazione, ha parlato di provvedimenti che rientrano in un ambito di ampia discrezionalità della PA e della struttura burocratica da ritenersi, oggi più che mai, ‘fuori luogo’ e ha criticato l’eccessivo ricorso in Regione alle collaborazioni esterne (co.co.co. e lavoratori interinali) sempre motivate dalla necessità di far fronte alla mancanza di organico nei Dipartimenti, nonostante il rapporto dipendenti regionali/popolazione residente in Basilicata sia di circa 1 ogni 500 abitanti”. Con la mozione il Pdl impegna la Giunta regionale “a non fare ricorso alla forma di lavoro in somministrazione, seppur previsto dalla normativa nazionale, quale mezzo di assunzione temporanea nell’Ente Regione Basilicata e negli enti sub-regionali e a vincolare le future collaborazioni esterne a tempo determinato in Regione e negli enti sub-regionali solo ed esclusivamente previa selezione pubblica per titoli ed esami”. Con l’interrogazione, in particolare, si fa riferimento a dieci assunzioni a tempo determinato (figure professionali di categoria C) avvenute presso il dipartimento Formazione. I firmatari interrogano il presidente della Giunta al fine di sapere “le motivazioni amministrative/politiche/giuridiche che sono alla base della scelta di avvalersi di collaboratori con contratto interinale e il motivo di una mancata selezione pubblica; le ragioni politiche e/o amministrative per la palese incoerenza tra la determinazione dirigenziale (n.182 del 7/3/2011) che richiedeva personale con provata esperienza pluriennale in attività concernenti i programmi Po Fse e la successiva richiesta di unità lavorative con semplice conoscenze informatiche per lavori di inserimento ed elaborazione dati”. I consiglieri chiedono, altresì, di conoscere, nello specifico, per i 10 lavoratori interinali “le generalità anagrafiche, la tipologia di contratto, il trattamento economico, l’ufficio ove svolgono l’attività e la funzione, il curriculum vitae, le precedenti esperienze lavorative nel settore dei programmi europei e la data di iscrizione presso la Tempor Spa”. Gli esponenti del Pdl chiedono, infine, se “Angela Lombardi e Antonio Vitucci (due dei 10 lavoratori con contratto in somministrazione interinale) siano, la prima, parlamentare dello Stato italiano e il secondo già assessore alla Provincia di Potenza; se si ritiene opportuno interrompere anticipatamente i rapporti di lavoro instaurati e quali provvedimenti si intendono adottare rispetto alla conclamata carenza di organico presente in Regione”.

Pagliuca nel suo intervento ha sottolineato il lavoro minuzioso compiuto dal Pdl per mettere in evidenza “le contraddizioni presenti in alcune forze politiche, vedi l’Idv, che fanno battaglie moralizzatrici e che poi cadono nella trappola dei vecchi metodi della politica”. Pici ha dichiarato che spesso “si opera diversamente da come si predica e che a volte il ricorso ad agenzie interinali è un modo per condizionare la scelta di giovani da occupare”. Venezia ha affermato che “si continua ad operare contra legem, mettendo in pratica atti di furberia al fine di evitare il ricorso a procedure concorsuali”.

“La politica adotti strumenti di trasparenza per ogni azione amministrativa”, è quanto ha affermato Mattia il quale ha ribadito la necessità di “continuare sulla strada della moralizzazione della politica al fine di dare certezza al popolo lucano”. Infine, è intervenuto il consigliere Napoli il quale ha fatto riferimento ai “tanti giovani che perdono la fiducia nelle istituzioni e che abbandonano la propria regione”. “Spesso - ha concluso Napoli – si parla di inciuci tra opposizione e centrosinistra. Siamo qui, invece, per ribadire che non ci sottraiamo al ruolo dell’opposizione e per rivolgere al Governo lucano l’invito a cambiare rotta”.

tratto da "Basilicatanet"

Nota del Sen. Latronico (PDL) sulle royalties del petrolio in Basilicata

Latronico (Pdl) su dichiarazioni royalties di Benedetto

18/07/2011

“Leggo la nota del consigliere regionale Nicola Benedetto e mi convinco che sia necessario fornire ai cittadini lucani qualche precisazione con la speranza di aiutare un giudizio obiettivo sulle cose, senza cadere in strumentalizzazioni che non giovano all'interesse della nostra gente”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in replica ad una dichiarazione del consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Nicola Benedetto.

 “Intanto i fatti. Su iniziativa dei parlamentari del Pdl, che il consigliere Benedetto vorrebbe mandare via, dopo un duro lavoro parlamentare nelle commissioni, nelle aule e con il governo,otteniamo l'incremento delle royalties per l'estrazioni petrolifere nella misura del 40 per cento, dal 7 al 10 per cento, maggiorazione a carico delle compagnie petrolifere per finanziare un fondo regionale per la riduzione del prezzo del carburante. Il fondo vale, in Basilicata, 32 milioni per il 2009, anno di partenza delle maggiorazioni, e 48 milioni di euro per 2010, già versati dalle compagnie allo scadere del 30 giugno.

Un fondo che servirà per finanziare per l'intera durata delle estrazioni (30 anni e' stato calcolato) la riduzione del prezzo del carburante la cui intensità e' collegata con le quantità del petrolio estratto e con il prezzo del petrolio.
Sono cifre importanti che uno come il consigliere Benedetto dovrebbe facilmente saper sviluppare:proviamo ad attualizzare 40 milioni di euro,partiamo da una cifra annuale bassa che e' destinata a crescere significativamente, per 25 anni, raggiungiamo la cifra di almeno 1 md di euro che in 25 anni saranno a disposizione dei lucani ! E' poco? E tutto? Non e' poco e non e' sicuramente tutto. Non e' poco perché,con il costo a carico delle compagnie e senza intermediazione politica, assegniamo a tutti i lucani il diritto ad un beneficio sul prezzo dei carburanti provando a raggiungere quello garantito alle comunità frontaliere.

Non e' tutto perché la Regione dispone di un altro 7 per cento che con il concorso del consigliere Benedetto,che se non ci sbagliamo dovrebbe far parte della maggioranza di governo in Basilicata, potrebbe destinare per tutte le altre necessita' ,comprese le borse lavoro, con la speranza che alle borse segua il lavoro vero! Per quanto ci riguarda siamo fieri di questo traguardo e di aver,nonostante le difficoltà e lo scetticismo di molti, raggiunto un risultato storico che i lucani stanno apprezzando a vedere le adesioni presso gli uffici postali della regione.

Siamo ugualmente convinti che l'opera deve continuare nella direzione di sottoscrivere un nuovo negoziato tra governo nazionale, regionale e compagnie per garantire un impiego congruo delle risorse compensative rivenienti dallo sfruttamento del petrolio nella direzione della tutela ambientale, del rafforzamento produttivo ed infrastrutturale della nostra regione. La stipula del memorandum sul petrolio avvenuta nei mesi scorsi tra il presidente De Filippo ed il governo nazionale nelle persone dei sottosegretari Saglia e Viceconte, che il consigliere Benedetto dovrebbe conoscere ed approvare essendo parte della maggioranza, va in questa direzione. Predisposizione di un fondo per lo sviluppo delle attivita' produttive ed un fondo per la realizzazione di un piano infrastrutturale,per connettere la Basilicata alle grandi reti di accesso del Paese. Noi siamo impegnati su questo difficile percorso in un congiuntura complicata per l'Italia e per il mondo.

Benedetto deve scegliere se vuole partecipare a questo sforzo,come gli spetterebbe essendo stato eletto e facendo parte di una coalizione che ha la responsabilità di governare la regione, salvo che gli basti recitare un pianto greco sui problemi e sulle povertà che segnano drammaticamente il tempo presente e che necessitano di soluzioni concrete e realistiche piuttosto che di prediche consolatorie. Noi ci siamo messi alla prova, pur essendo forza di opposizione in regione, per realizzare una coesione necessaria a costruire un contesto favorevole a contrastare il declino produttivo della Basilicata ed offrire un segnale positivo alle forze attive ed ai giovani della nostra terra".

tratto da "sititide.it"

lunedì 18 luglio 2011

Il Sindaco ha perso la dimensione della realtà e le buone maniere



Spero sia veramente l'ultima volta che il Sindaco provi a mortificare chi ha a cuore solo gli interessi dei Novasiresi. Di fronte a ben delineate problematiche che ho sollevato, egli si rifugia ancora una volta dietro misteriose e ridicole illazioni, deviando su sofismi e mielose, poco credibili, autodifese.

Sono sempre stato, nello scontro dialettico, chiaro e diretto e non mi abbasserò nemmeno stavolta allo scadente livello di chi non sa mantenere il contraddittorio nell'alveo della civiltà, abbandonandosi ad attacchi personali infondati e di infimo ordine.

Bene farebbe il Sindaco a svolgere la sua mansione amministrativa a tempo pieno, affrontando le annose questioni che assillano da anni Nova Siri ; è questo il vero scandalo che offre ai suoi cittadini: dopo ben 7 anni che è Sindaco, viviamo in un territorio in stato di abbandono, con strade dissestate, immondizia dappertutto, spiagge pubbliche non fruibili, verde pubblico non curato, strutture sportive fatiscenti e inutilizzabili, lavori pubblici in perenne stallo, scuole per anni senza certificazioni di agibilità e collaudo , bandi di gara per l'assunzione del personale per lo meno discutibili.
E' scandalo che, pur di rimanere ancorato alla sua poltrona, si è sempre genuflesso ai fautori di zizzanie, premiandoli puntualmente.


Si occupi, il Sindaco, di amministrazione anzichè perder tempo in polemiche di bassa lega dirette alla persona e non risolutive dei problemi, si svegli dal suo ormai proverbiale letargo e cerchi di recuperare un minimo di credibilità e decoro agli occhi della gente, ora che ha già perso mille occasioni per fare e anche qualcuna per tacere.

domenica 17 luglio 2011

L'intervento del Sindaco sulle Poste? A Nova Siri vale il principio dell'incoerenza


E' vivo il mio apprezzamento per l'intervento duro e perentorio, anche se un pò tardivo, del Sindaco in merito all' inadeguatezza dei servizi offerti da Poste Italiane a Nova Siri.
In data 5 Luglio, avendo ravvisato la presenza di una fila interminabile con tempi di attesa di circa 45 minuti anche fuori dagli angusti spazi interni di attesa, con vecchietti ad aspettare sotto il sole cocente , ho chiesto ed ottenuto di parlare con il Direttore; in seguito ho avuto un lungo colloquio telefonico con il Responsabile delle Attività Operative della filiale di Matera, ma non ho reputato soddisfacenti le risposte fornitemi. Ho cosi interessato alla questione il Senatore Cosimo Latronico il quale con gran sollecitudine si è prodigato per la risoluzione del problema, inviandomi, poi, un e-mail in cui mi ha fornito chiara traccia del suo pronto intervento. La questione va affrontata e risolta in tempi brevi, come, giustamente, promette il Sindaco.

Non posso, a questo punto, pur con amarezza, esimermi dal sottolineare come lo stile amministrativo del Sindaco di Nova Siri sia deficitario e lacunoso in termini di coerenza nell' approccio alle questioni del territorio: parlo di una circostanza simile nella quale il Sindaco fece l'esatto contrario di cio' che ha fatto adesso.

Meno di 4 mesi fa (22 Marzo), venuto a conoscenza di un disservizio ancor piu' grave di quello postale (a causa di un frigorifero per farmaci guasto erano state piu' volte rinviate le vaccinazioni ai bambini di Nova Siri), io stesso avevo con forza segnalato la questione a mezzo stampa, proprio come ha fatto il Sindaco in questo caso.

In quell'occasione, però, a fronte della mia legittima denuncia, fatta solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini, soprattutto dei bimbi, vittime innocenti del disservizio, il Sindaco condanno' apertamente la mia iniziativa,sollevandomi un polverone contro e arrivando addirittura a dire che lo avevo fatto solo per guadagnare "passaggi giornalistici".... Ha forse lui bisogno ora di "passaggi giornalistici" ? Non credo, rimane tuttavia evidente la contraddizione di chi ,volta per volta, affronta le questioni ora con un metodo, ora con un altro che ne è l'esatto contrario.

Incoerenza di fondo? Flebilità caratteriale o timore di esporsi? Quando si evidenzia un grave problema del territorio, chi rappresenta il proprio popolo deve sempre impugnare con forza le ragioni della propria gente a prescindere dall' interlocutore di turno, che sia l'ASM o che siano le Poste Italiane o chicchessia. Ci vuole coraggio, ci vuole responsabilità, ma soprattutto coerenza. Sempre.
Cons. Comunale dr. Giuseppe D'Armento (PDL)

sabato 16 luglio 2011

Leonardo Giordano: la Basilicata rischia di perdere 440 milioni di euro di finanziamenti


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 La card-idrocarburi a tutti i lucani è un rompighiaccio giuridico-istituzionale
Si vuol far passare il concetto secondo cui il Governo centrale ha elargito una “elemosina”, che la Basilicata non meriterebbe quella che viene considerata una “presa in giro”, pochi, sparuti, elitari gruppi di radical – chic bruciano il modulo davanti alla regione o invitano a non ritirare la card mentre a migliaia i lucani affollano gli uffici postali. Anche quest’ultimo fatto (l’accalcarsi di vere e proprie folle davanti agli sportelli) viene fatto passare come l’espressione del difetto tutto lucano di chiedere ed accontentarsi di provvedimenti assistenziali. Credo, per le battaglie fatte contro le perforazioni nel mar Jonio e, da sindaco nel 1998, contro le perforazioni indiscriminate ed in assenza ancora di un accordo con l’Eni e le compagnie, di poter dire quel che penso senza il pregiudizio che le mie idee possano confondersi con le posizioni strumentali di chi ha sposato in pieno la causa dei petrolieri. Ebbene qualcuno si è mai chiesto se questa corsa al ritiro della card di migliaia di lucani patentati ogni giorno non sia qualcosa di diverso che il semplice desiderio di assistenzialismo? Non potrebbe essere che il lucano ha percepito che per la prima volta riceve direttamente un beneficio dall’estrazione del petrolio in Basilicata senza intermediazioni e senza distinzione di origine (per esempio quella di abitare o meno in un comune interessato alle perforazioni) o di appartenenza ad uno schieramento politico,
perché si deve pure spiegare come mai il comune di Santarcangelo percepisce le royalties senza avere un pozzo e comuni come quelli di Pisticci, Ferrandina, Craco e Montalbano, attraversati dall’oleodotto, nei cui territori si estrae gas metano, non percepiscono alcunché. Non si considera che con il bonus si è inaugurato un percorso nuovo, come una sorta di canale giuridico - istituzionale, lungo il quale si dovrà lavorare nei prossimi anni perché vi transiti più “acqua”, cioè più risorse che arriverebbero direttamente ai lucani. Comunque mentre tiene banco questa “vexata quaestio” se si tratti o meno di una “elemosina” passano sotto silenzio questioni che meriterebbero molta più attenzione e dalle quali dipende il futuro della nostra regione; questioni per le quali nessuno si scandalizza (come ci si scandalizza del bonus) e per le quali, mi spiace dirlo, anche la stampa locale gioca un ruolo piuttosto marginale. Prima di tutte vi è la questione dei 240 milioni di euro di fondi europei che la Regione rischia di perdere se non spende prima del 31 dicembre 2011 o dei 284 milioni di euro che si perderebbero se non sono impegnati prima della medesima data: non sono certamente noccioline!
Vi è inoltre la questione dei 200 milioni di fondi CIPE che il secondo Governo Berlusconi, nel 2004, ha elargito alla Regione Basilicata per opere infrastrutturali che, nel migliore dei casi, sono state appena appaltate e per le quali nella peggiore delle situazioni esistono a malapena i progetti di massima. Da sindaco partecipai nel 2007 all’ultima conferenza di servizio propedeutica all’approvazione del progetto di potenziamento dell’acquedotto del Frida (cioè 3 anni dopo l’erogazione del finanziamento CIPE) e ancora ( a 7 anni di distanza) i lavori non sono partiti. Nel mio comune (Montalbano), con i medesimi fondi, devono essere realizzate opere idrauliche e fognanti per quasi 5 milioni di euro. E’ dal 2005 che tecnici e funzionari dell’Acquedotto Lucano vanno e vengono per rilievi e sopralluoghi, ma solo 3 mesi fà è stato approvato il progetto e non si sa se l’appalto sia partito o meno.
Ci possiamo permettere questi tempi in situazioni di crisi come quella che viviamo? Chi dice queste cose? Chi se ne scandalizza? Chi denuncia l’inerzia e la lentezza pachidermica di questa Regione e dei suoi governanti? Ci rendiamo conto? E’ colpa dell’Europa o di Tremonti se ci tolgono queste risorse? Tra il primo e il secondo di questi finanziamenti rischiamo di perdere 440 milioni di euro e noi pensiamo speciosamente alla polemica sul bonus idrocarburi.

Leonardo Giordano
Dirigente Regionale PDL

da "ilmetapontino.it"                                                                                                                     

venerdì 15 luglio 2011

La legge del buon senso


Biotestamento, tutela della vita e della salute

L’Aula della Camera ha approvato il disegno di legge sul testamento biologico. I voti favorevoli, a scrutinio segreto, sono stati 278, i contrari 205, gli astenuti 7.

La maggioranza si è dimostrata anche su questo tema compatta e, con i voti favorevoli di Pdl, Lega e Udc (contrari Fli, Pd e Idv), il testo ha ottenuto il via libera ed ora dovrà tornare in terza lettura al Senato viste le modifiche operate a Montecitorio.

Il ddl è composto da otto articoli. Nel dettaglio ecco cosa prevedono.



No all’eutanasia - L'articolo 1 prevede la “Tutela della vita e della salute'' quale ''diritto inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata nei modi di legge” e vieta “ai sensi degli articoli 575, 579 e 580 del codice penale ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio, considerando l'attività medica e quella di assistenza alle persone esclusivamente finalizzate alla tutela della vita e della salute nonché all'alleviamento della sofferenza''. E ancora: “impone l'obbligo al medico di informare il paziente sui trattamenti sanitari più appropriati” riconoscendo “come prioritaria l'alleanza tra il medico e il paziente che acquista peculiare valore proprio nella fase di fine vita”



Consenso informato – L’articolo 2 recita che “salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso informato esplicito ed attuale del paziente prestato in modo libero e consapevole. E’ fatto salvo il diritto del paziente di rifiutare in tutto o in parte le informazioni che gli competono” e che il consenso informato al trattamento sanitario “può essere sempre revocato'' e in caso di soggetto interdetto” è prestato dal tutore che sottoscrive il documento”, ma “non è richiesto quando la vita della persona incapace di intendere o di volere sia in pericolo”.



Dichiarazioni anticipate di trattamento – Nell’articolo 3 si legge che “la dichiarazione anticipata di trattamento assume rilievo nel momento in cui è accertato che il soggetto si trovi nell'incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze per accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale e, pertanto, non può assumere decisioni che lo riguardano. Tale accertamento è certificato da un collegio medico formato, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, da un anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal medico specialista nella patologia da cui e' affetto il paziente. Tali medici, ad eccezione del medico curante, sono designati dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero o, ove necessario, dalla azienda sanitaria locale di competenza.”



Alimentazione e idratazione assistita – L’Articolo 3 stabilisce che potranno essere sospese, se non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo, ma solo ai pazienti in fase terminale. Esse non sono considerate terapie e non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento (Dat).



Trattamenti sperimentali - Nel testamento biologico si potranno indicare solo i trattamenti terapeutici cui si vuole essere sottoposti in caso di perdita di coscienza e non quelli a cui invece non si vuole essere sottoposti e il soggetto che scrive la Dat può esplicitare la rinuncia ad alcuni trattamenti sanitari di carattere sproporzionato o sperimentale.



Modalità – Saranno ritenute valide solo le Dat sottoscritte in firma autografata del paziente e, salvo che il soggetto sia divenuto incapace, la Dat avrà validità per 5 anni. Vengono esclusi video o ricostruzioni postume. Le dichiarazioni non saranno vincolanti e alla fine a decidere sarà il medico perché se dalla sottoscrizione della Dat al momento della malattia vi fossero progressi scientifici, il dottore non potrebbe utilizzarli.



Stati vegetativi - Ai pazienti in questo stato sarà garantita l'assistenza ospedaliera, residenziale o domiciliare, prevista nei Livelli essenziali di assistenza.



Familiari - Se un paziente non dovesse nominare un fiduciario (che può essere sostituito in qualsiasi momento e, se nominato, è l'unico legalmente autorizzato a interagire con il medico sulla Dat) i suoi compiti saranno adempiuti dai familiari nell'ordine previsto dal Codice Civile. Il nuovo disegno di legge specifica che gli orientamenti espressi dal paziente “sono presi in considerazione dal medico curante che, sentito il fiduciario, annota nella cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguirle o meno”.

Registro nazionale – E’ istituito il Registro delle Dat nell'ambito di un archivio unico nazionale informatico, il cui titolare dei dati è il ministero della Salute.

tratto da: Il Mattinale del PDL

martedì 12 luglio 2011

Pdl, Rosa e Venezia: aprire fase nuova anche in Basilicata

ACR“Siamo ad una svolta politica nel Popolo della Libertà. Una svolta che nasce dal passato, ha le radici nel presente, ma guarda al futuro. Angelo Alfano ed il gruppo dirigente nazionale stanno costruendo una casa comune per i moderati ed i liberali italiani”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali Gianni Rosa e Mario Venezia (Pdl), che con “una numerosa rappresentanza della Basilicata” hanno partecipato “nella piazza simbolo da sempre della destra italiana alla festa della Libertà di Mirabello”.

Per Rosa e Venezia “la vera destra europea, moderna e democratica ha scelto il Pdl quale unico e effettivo partito di riferimento, alternativo nelle politiche e nei principi alle sinistre italiane ad i radicalismi sociali. Il Pdl ha l’obbligo ed il dovere morale di aprire una nuova stagione politica anche in Basilicata, un dibattito mirato a superare l’anacronistica quota tra ex An e ex Forza Italia. Il Pdl è un partito più complesso al cui interno hanno aderito varie sensibilità e storie politiche, quindi ormai urge quella osmosi politica, nel rispetto delle diversità, che rendono grande un partito ed i suoi ideali. E’ opportuno anche rivedere le strategie delle alleanze, con un Pdl aperto a tutti, partiti e cittadini ma con la consapevolezza delle scelte e della lealtà: chiunque desideri aderire o esser alleato sappia che deve dare e lavorare e non chiedere ristori e poltrone. Vogliamo un Pdl capace di stare tra la gente e capace di ascoltarla e recepirne i bisogni”.

“Concordiamo con Alfano - dicono Rosa e Venezia - che le leadership si creano solo dal consenso della gente, dai militanti che scelgono i migliori che vivono la politica come una missione e con nessuna improvvisazione. Questo deve essere anche in Basilicata, con un Pdl che dice ai lucani con chiarezza cosa vuole e dove sta. Bene il bonus benzina, diamo ora reale concretezza al memorandum, ma oltre facciamo in modo con la nostra azione quotidiana che i cittadini comprendano chi siamo e che rappresentiamo l'alternativa reale al centrosinistra. I lucani devono vedere in noi coloro che possono dare le giuste risposte ai tanti problemi in primis il lavoro, vera emergenza in Basilicata. Tanti lucani aspettano una prospettiva ed un’alternativa al centrosinistra, ma per tante ragioni ,compreso errori nostri, non hanno creduto della proposta del Pdl”.

Secondo Rosa e Venezia, “i troppi silenzi del partito, i falsi moderatismi non hanno aiutato né il Pdl e né la costruzione di uno schieramento capace di vincere le elezioni amministrative. Ora indugiare ancora, significherebbe continuare nella confusione politica e perseverare con gli errori del passato. Diamo ai lucani il cambiamento che vogliono – concludono di consiglieri regionali - diamo la possibilità di avere un Buon Governo dopo 15 anni di grigiore catto-comunista, falsamente progressista ma effettivamente retrogrado e classista. Possiamo farlo solo con il lavoro di tutti noi, dirigenti, rappresentanti istituzionali e quadri di partito. Ma ricordiamolo perché è essenziale, senza il sostegno dell’opinione pubblica e senza militanti, il Pdl è destinato a rimanere nel solco di un’opposizione perenne. Il nostro appello agli amici dirigenti e umani delle istituzioni è di lasciare da parte le polemiche del passato e costruire assieme il Pdl del Futuro, ai simpatizzanti ed agli iscritti di aiutarci con rinnovato vigore, nonostante i ritardi e le assenze che ci sono state. All’opinione pubblica di credere nel Pdl ed aiutarci a mandare a casa il centrosinistra lucano”.

tratto da : http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/consiglio/tiles/popupNews.jsp?otype=1120&otypeId=298719

domenica 10 luglio 2011

Vincenzo Maida è addetto stampa dei militari italiani?


Le mie riflessioni circa l'intervento sul sito "ilmetapontino.it" a firma di Vincenzo Maida http://www.ilmetapontino.it/rubriche/interventi/2496-in-afganistan-si-continua-a-morire-nel-silenzio-dei-media.html

Ognuno ha il diritto di esprimere un'opinione : nell'esprimerla sarebbe opportuno non solo dire quello che si pensa ma soprattutto pensare a quello che si dice. La mia opinione dissente da quella riportata nell'articolo del sig. Vincenzo Maida anzi provo vivo sdegno nel leggerne i contenuti. La reputo densa di volontà strumentalistica e qualunquismo demagogico. L' Italia ha sempre svolto un importante ruolo nella geopolitica sia sotto l'egida della Nato che nell'ONU non già nell'ergersi a gendarmeria filostatunitense ma nell'affermare a livello internazionale i principii della pace , della non aggressione, del mutuo soccorso tra i popoli nel rispetto della Carta dei diritti dell'uomo, nel tutelare la sicurezza dei propri cittadini. Un impegno che ha remote origini e risale addirittura al 1951 in un'azione di supporto logistico-sanitario in Corea.

Sono stato in Afghanistan per mesi e mesi, e non ho trovato tracce, presso i fondamentalisti, di quella che i girotondini o taluni sinistroidi indicano come "cultura islamica" ma piuttosto di una subcultura tesa alla violenza, all'abiurazione da ogni forma di libertà, all'affermazione della schiavitù femminile e minorile, all'imposizione, attraverso il terrorismo organizzato del radicalismo religioso arabo: un abominio della civiltà. Tale rete terroristica, non è certo una mia scoperta, è attiva a livello internazionale attraverso una fitta rete di cellule interdipendenti, capillarizzata in tutti i paesi occidentali, Italia compresa , come testimoniano gli arresti e le espulsioni di cui il Ministro degli Interni Maroni dà notizia quasi giornalmente, segno di impegno concreto sul territorio (forse il sig. Maida era in vacanza quando, in due attentati di cellule terroristiche di Al-Quaeda, l'11 Marzo 2004 a Madrid perirono 192 uomini o il 7 Luglio 2005 a Londra ne morirono 52, dato che considera il pericolo terroristico una "colossale menzogna" ).

Sono un Ufficiale dell'Esercito veterano delle missioni estere e credo di avere piu' credenziali del sig.Maida, conferitemi da un impegno decennale sul campo, nell'esprimere i sentimenti e il parere di chi veste una divisa, la onora , si sacrifica per essa. Non puo' il sig. Maida ergersi ad interprete e portavoce dei moti d'animo e delle spinte motivazionali di noi militari. Lo fa sulla base di cosa? Forse dei resoconti speculativi di logiche partitiche a cui probabilmente aderisce? Il rispetto , se ne ha, per i militari morti sul campo e per il dolore delle loro famiglie, puo' affidarlo ad una preghiera al nostro Signore; è il suo reputarci , invece, vittime sacrificali di logiche affaristiche e politiche una profonda mancanza di rispetto: non ci sentiamo affatto carne mandata al macello.

Le stellette che portiamo sul bavero sono il segno splendente di idealità e di una condotta morale che nel mercificato e disorientato panorama culturale dei nostri tempi ormai si va perdendo , ma che noi con orgoglio riaffermiamo, in onore alla Patria che serviamo, anche a costo della vita, e in onore a tutti gli italiani che hanno esalato l'ultimo respiro con una divisa addosso e con un fiero ideale nel cuore.

Credo che nessuno dei miei fratelli in arme deceduti, che ho pianto e piango, io piu' fortunato di loro, e sono qui a parlarne, da lassu' si senta gratificato dall'esser ricordato, come fanno tanti Maida sparsi per l'Italia, come un pusillanime "mandato a morte in terre così lontane per sostenere gli interessi economici e geopolitici americani".

A noi basta una lacrima, un fiore , un sorriso, una preghiera, il ricordo grato di un popolo che amiamo e difendiamo ogni giorno , consapevoli dei rischi di un ruolo eletto e glorioso. ( "Etiam si omnes, ego non" , una citazione di S.Paolo è il motto del Comitato Operativo Forze Speciali).

Rifletta , Maida.

domenica 3 luglio 2011

Ciao Gaetano, onore a te




Sui monti e sui mar, per le strade del ciel
lanciamo in alto la sfida ideal
lungo sarà il cammino ma con coraggio e con ardor
scagliamo in nostri cuori nella battaglia ancor.
...
La pioggia ci bagna ci arde alto il sol
d'inverno il gelo ci morde aspro il cor
ma saldi nel periglio vitam pro patria exponimus
e la divisa nostra è insegna del valor.

In aspri cimenti le forze noi tempriam
tra rischi mortali la nostra via seguiam
e in faccia al mondo vile splende la sfida del valor
avanti o paraca, avanti avanti ancor !

Considera positiva l'attivita' politica del PDL lucano?