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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI

domenica 4 novembre 2012

4 NOVEMBRE, SACRA E' LA MEMORIA DEI NOSTRI CADUTI IN GUERRA


IN QUESTO GIORNO DEDICATO ALLA MEMORIA DEI CORAGGIOSI CADUTI PER LA NOSTRA PATRIA, GIORNO DI DOLORE MA ANCHE DI ORGOGLIO,  DEDICO A LORO QUESTI VERSI MILITARI:


 
 

INNO DEL IX REGGIMENTO INCURSORI PAR. D'ASSALTO "COL MOSCHIN"

Sui monti e sui mar
per le strade e nel ciel
lanciamo in alto la sfida ideal.

Lungo sarà il cammino
ma con speranza e con ardor
lanciamo i nostri cuori
nella battaglia ancor.

La pioggia ci bagna
ci arde alto il sol.
D'inverno il gelo
ci morde aspro il cuor.

Ma saldi nel periglio
vitam pro Patriam exponimus
e la divisa nostra è insegna del valor.

In aspri cimenti
le forze noi tempriam.
Fra rischi mortali
la nostra via seguiam.

In faccia al mondo vile
splende la sfida del valor
avanti o Paraca
avanti, avanti ancor.


BAGNANDO IL BASCO

Bagnando il basco in una pozza di sangue
si fece il simbolo di tutti noi parà,
il sacrificio dei nostri caduti
fu sempre lotta a viltà e disonor.

Al vento di morte il freddo terror
quando ci sfida, allor ci splende nel cuor,
il nostro coraggio e il nostro valor,
noi siam parà in lotta per la civiltà.

All'apparire del fiore in volo
il ciel si oscura e si inizia a lottar
siam volontari siam le truppe scelte
noi siam votati a saper di morir,

allor sappiam che andremo a morir
tra indifferenza e senza un pianto per noi
ma morirem con rabbia in cuor per l'onor.

CON LA MORTE A PARO A PARO

Quando più aspra in guerra infuria la battaglia,
quando più forte crepita sul fronte la mitraglia;
se segna il passo il fante, se sostano i carristi
ci mandano a chiamare: chi? Noi Paracadutisti.

Siam cento cento cento,
siam forti, arditi e sani
un po' pazzi, un po' poeti
ma il fior fior degli Italiani.

Veniamo da lontano per vie arcane e belle
volando nella notte ci guidano le stelle,
nell'alba colorata di luci lievi e tristi
scendiamo giù dal cielo: chi? Noi Paracadutisti.

C'è a chi piace far l'amore,
c'è a chi piace far denaro,
a noi piace far "la guerra con la morte a paro paro"

Giungiamo da lontano qual "Folgore" dall'alto
spezzando ogni difesa nell'ebrezza dell'assalto
apriam la strada al fante, il valico ai carristi
diam l'ali alla vittoria: chi? Noi Paracadutisti.

Siam cento cento .......

A chi cade combattendo Dio concede in sorte bella
di volare lieve lieve tra una nuvola e una stella
in quell'angolo del cielo riservato a tutti Noi
dove vivono in eterno: Santi! Martiri! Eroi!.

sabato 3 novembre 2012

NOTIZIE DAL BUNKER : IL Sindaco ha pugnalato la democrazia, abbia il buon senso di tacere



Nova Siri. Naufraga la mozione di sfiducia in un mare di polemiche: altissima la tensione
 

NOVA SIRI - Fuoco e fiamme durante l'ultimo consiglio comunale a Nova Siri il 30 Ottobre scorso. Una mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco da 8 consiglieri - Giuseppe D'Armento PDL , Pasquale Favale capogruppo PD, Luigi Maradei PD, Massimo Varasano PD, Giovanni Dimatteo PD, Carmela Viccari PD, Michele Laddomata e Cosimo Pancaro, indipendenti - che si è infranta contro i numeri della maggioranza dei consiglieri; sindaco incluso. Già perché è anche su questo che gli animi si sono surriscaldati: la partecipazione del primo cittadino alla votazione.

D'Armento, consigliere pdl fuoriuscito dalla maggioranza, ha sostenuto con forza la non partecipazione. Astensione - quella che a suo avviso avrebbe dovuto osservare il primo cittadino, Giuseppe Santarcangelo - che ha motivato invocando formalmente l'etica pubblica. (“Lei ,Sindaco , non deve votare la mozione su sé. Lo chiedo perentoriamente”, ha tuonato D'Armento. “E’ come se l’imputato di un processo si intrufolasse nella camera di Consiglio del tribunale che lo deve giudicare”.) Dal punto di vista sostanziale, D'Armento ha citato un caso che ha definito simile, quello che tempo fa ha avuto come protagonista l'allora sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico. Il quale si astenne dal partecipare alla votazione e fu sfiduciato dai consiglieri (era il 2009). Il consigliere ha poi concluso: “Non voti , Sindaco, a favore di se stesso, in modo autoreferenziale: se in futuro verranno scritti altri libri sulla storia di Nova Siri, lei sara’ ricordato come 'il sindaco della colla' o 'l sindaco incollato' ”. D'Armento ha poi denunciato “lo scollamento” fra settori e politica sollevando la necessità di “riordino e ammodernamento” della macchina amministrativa. “ A molti di voi della maggioranza, cosi come ad alcuni funzionari, sembrava che io avessi detto una bestemmia, ma ditemi voi oggi se non fui lungimirante e che è proprio questo il cappio che oggi vi stringe la gola”, ha detto. E, ancora: “Quando lei, sindaco, mi estromise dall’Amministrazione si permise di definirmi , oltraggiandomi, come un danno alla collettivita: a distanza di quasi due anni i fatti dimostrano che la verità è un’altra; ora parlano i fatti e lo scempio in cui viviamo: è lei di danno ai novasiresi, lei e’ un male per la nostra comunità. Alla luce dei fatti è come se Osama Bin Laden avesse accusato Madre Teresa di stragi terroristiche. Si dimetta”. D'Armento ha poi definito anti-collegiale la politica di Santarcangelo: “una Caporetto storica per la comunità di Nova Siri”.
Altrettanto dura la replica di Santarcangelo che ha annunciato l'uscita, nei prossimi giorni, di un manifesto cittadino. “La mozione di sfiducia non ha avuto l’esito sperato, anzi si è trasformata in un boomerang, evidenziando una minoranza di circostanza, motivata solo dal risentimento e non da un progetto politico credibile”, ha scritto in una nota Santarcangelo (Pdl). E, ancora: “Il Generale ha perso: le guerre, lui è abituato a farle da lontano, magari con un joystick e non sul campo, tant' è che ha marcato visita spessissimo, esercitando la delega assessorile sulla stampa e sul web e non nel luogo istituzionale, cioè la giunta”. Il primo cittadino non ha lesinato affondi anche al Partito Democratico. “La strategia e la tattica elaborata e condivisa con il capogruppo PD era geniale: impedire con mellifluo moralismo al Sindaco – consigliere comunale - la partecipazione al voto”. E, poi: “L’attendente (o portavoce, che dir si voglia) invece aveva annunciato sorprese e maratone oratorie - dimenticando che fino a due mesi fa condivideva le sorti della maggioranza e teneva in odio (ricambiato) il Generale – confondendo il suo ruolo presunto con quello reale. Il PD ha invece mostrato tutto il suo pervasivo Massimalismo, la capacità di falsificazione della realtà (come quella su una inesistente missione per Viggiano di 700 €, affermazione di cui qualcuno risponderà nelle sedi opportune o come la trasformazione dei risparmi di missione del Presidente del Consiglio in una colpa) con una utopica promessa di un governo della cosa pubblica senza tasse e senza regole.
Invece è riuscito nell’inimmaginabile: fondersi con la fascisteria”. Nella nota il sindaco, nel ricordare le “importanti delibere che riguardano gli interessi della collettività” - e a tal proposito ha citato la ri - pavimentazione di Piazza Plebiscito, impegno contro la soppressione della Provincia di Matera, adesione al Patto dei Sindaci,nuova gestione e messa in sicurezza del servizio di Pubblica Illuminazione, bilancio preventivo – ha assicurato che la maggioranza c'è e che le difficoltà economiche oggettive, legate alla situazione di crisi generalizzata, si avvertono anche nei comuni amministrati dal centrosinistra. “Continuiamo ad essere impegnati nel perseguimento degli obiettivi di mandato e nel risanamento funzionale del Servizio Tecnico Comunale nella convinzione che il suo malfunzionamento e le difese d’ufficio di alcuni consiglieri dell’odierna opposizione – che pure hanno avuto responsabilità – siano un danno non per la maggioranza ma per tutta la collettività novasirese”. [Gianluca Pizzolla]

da "Ilmetapontino.it"

NOTIZIE DAL BUNKER:D'Armento sul Bilancio: in Consiglio nessuna risposta

venerdì 2 novembre 2012


NOVA SIRI - " D'Armento sul Bilancio: in Consiglio nessuna risposta"

Giuseppe D'Armento (indipendente Pdl) critica le voci che non tornano


di PIERANTONIO LUTRELLI


NOVA SIRI - “Ho lasciato da sola una moglie che potrebbe partorire da un momento all’altro, mi faccio 1200 km e senza rimborso, per venire qui a esercitare il mio dovere istituzionale a sentire le vostre spiegazioni e voi non me ne date? Io voglio risposte alle mie domande, voglio sentire il sindaco cosa ha da dire. Non sono venuto qui per sfogarmi o per confessarmi: se il bisogno fosse stato questo sarei andato dal prete. Sindaco risponda, vergogna”. Ci mette passione il consigliere comunale, Giuseppe D'Armento nel fare opposizione al Comune di Nova Siri. Con queste parole, nell'ultimo consiglio comunale, l'ex assessore alla Cultura, di professione odontoiatra e ufficiale medico dell'Esercito italiano in servizio nella Capitale, ha incalzato il sindaco Pino Santarcangelo e la giunta sui problemi irrisolti della comunità. D'Armento, uomo dal grande spessore culturale, rivendica forte la sua appartenenza al Pdl ed al centrodestra, ma ha preso le distanze dalla residua maggioranza che é ciò che é rimasto della compagine civica "Impegno per Nova Siri" . Si tratta però di un contenitore a forte presenza Pdl, molto vicino alle posizioni del senatore e segretario provinciale, Cosimo Latronico, da cui però l'ex assessore ha preso da tempo le distanze. Nell'ultima assise era presente il coordinatore cittadino del Pdl, il latronichiano Walter Basile. Sarebbe curioso capire qual é la posizione ufficiale di un partito che ha "pezzi di qua e di là" soprattutto in vista delle imminenti elezioni Politiche. Tornando al Consiglio in merito al Bilancio D'Armento ha denunciato "Il ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, delle spettanze alle ditte appaltatrici di servizi e nel rendere disponibili alle famiglie i buoni per i libri di testo, voci di bilancio su somme destinate ai lavori pubblici sparite dai residui attivi e andate in spesa corrente, la scelta infausta di cercare introiti col lanternino imponendo la tassa di soggiorno contro quanto precedentemente affermato in conferenza dei sindaci, il frequente ricorso alle anticipazioni di cassa. Il parere favorevole, ma con “riserva” del revisore - ha continuato - indica che c’è qualcosa che non va e che va chiarito, quindi non possiamo votare a favore di una delibera di bilancio che non è chiara. La riconferma dell’incremento Tarsu nonostante alcun bando abbia avuto esito, la tassazione massima con incremento dell’Imu del 10,6 per 1000. Siete con l’acqua alla gola: perché non avete aderito al fondo di garanzia per i comuni a rischio dissesto stabilito dal Min. Cancellieri con la legge anti-default 174? Prevede un fondo rotativo di pronta liquidità, a cui anno aderito già una cinquantina di Comuni dell’alto Lazio, della Calabria e della Sicilia, e voi?” Infine sulla mozione di sfiducia, rivolgendosi al sindaco: “Quando lei - ha concluso - mi estromise dall’amministrazione si permise di definirmi, oltraggiandomi, di danno alla collettività". A distanza di quasi due anni i fatti dimostrano che la verità è un’altra; ora parlano i fatti e lo scempio in cui viviamo: é lei di danno ai novasiresi, lei è un male per la nostra comunità".


(da Il Quotidiano della Basilicata)

NOTIZIE DAL BUNKER :E’ battaglia sulla mozione

mercoledì 31 ottobre 2012


NOVA SIRI - E’ battaglia sulla mozione

Minoranza all’attacco sulla sottovalutazione dell’atto di sfiducia. Passa il bilancio. In Consiglio parole grosse e schermaglie per il salto all’ultimo punto dell’ordine del giorno


di PIERANTONIO LUTRELLI


NOVA SIRI - La discussione sulla mozione di sfiducia presentata dalla minoranza consiliare (8/17) nei confronti del sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo, é stata collocata soltanto al quattordicesimo punto all'ordine del giorno del Consiglio comunale iniziato ieri pomeriggio. La cosa non é stata accettata dalla nutritissima opposizione che si é scagliata con veemenza contro la decisione assunta dal presidente del Consiglio, Antonio Melidoro. Questi alcuni tra i passaggi più significativi. "Io fatto vincere questa amministrazione - ha detto il consigliere indipendente, Michele Laddomata - e non voglio che la mia mozione sia trattata per ultima". Massimo Varasano (Pd) ha sfidato la maggioranza: "Solito copione. Perché non rimettere la mozione di sfiducia al primo posto?" Subito dopo la risposta del sindaco Santarcangelo: "Non capisco perché la mozione di sfiducia si debba discutere per prima. Facciamolo decidere al Consiglio". Poi il presidente Melidoro: "Impugnate gli atti". L'assessore Pavese: "Diamo un cattivo spettacolo". La "furbata" della maggioranza é stata quella di mettere ai voti la proposta di spostamento del punto "Discussione sulla mozione di sfiducia" per ultimo proprio come collocato nella notifica di convocazione dell'assise ai consiglieri. Poi Giuseppe D'Armento (indipendente Pdl): "Voglio stigmatizzare il turpiloquio del sindaco. Se in ascolto radiofonico c'é il presidente del Consiglio comunale dei ragazzi, questi poi si può sentire autorizzato ad usare le stesse parole a scuola". Giovanni Dimatteo (Pd) ha attaccato il ruolo a suo dire non "super partes" del presidente del Consiglio. E poi: "È un'offesa alla democrazia mettere una discussione (mozione di sfiducia, ndr) all'ultimo punto. Eppure siamo otto consiglieri su sedici ad averla chiesta". Il capogruppo del Pd, Pasquale Favale ha colto il nervo scoperto: "Non permetto che si usino parole scurrili. Dobbiamo ricondurre tutto alla moderazione. Dobbiamo andare ai voti? Allora chiedo che il sindaco, parte interessata, si astenga dalla votazione". Ed ecco Santarcangelo: "Chiedo scusa per l'intemperanza verbale che ho avuto. Fuori dai ragionierismi di chi fa i conti, dico che io sono stato eletto direttamente in una sfida tra sindaci. Perché non posso votare? Faccio parte del Consiglio". D'Armento come forma di protesta ha deciso di non discutere gli altri punti se non il bilancio e la mozione. A maggioranza (nove voti contro due) il Consiglio ha preso la piega prestabilita. Si é passati poi alla elezione del vice presidente del Consiglio, carica andata a Dino Padula, unico consigliere di maggioranza a non avere ruoli di governo, per cui l'unico che poteva statutariamente ricevere un incarico che mai potrà usare in Consiglio, perché il giorno che non dovesse presentarsi colui di chi é vice, quindi il presidente Melidoro, non ci potrà essere la maggioranza. Dopo una serie di punti, tutti approvati a maggioranza, si é passati alla discussione sul bilancio comunale. L'assessore al ramo, Giuseppe Settembrino, ha illustrato le strategie finanziarie e i conti dell'Ente. Il primo a prendere la parola é stato Giuseppe D'Armento che ha parlato di "iniqua tassazione che subiscono i cittadini di Nova Siri" ed ha elencato una serie di "difficoltà della vita amministrativa" tra cui "il bando per la raccolta rifiuti che non ha mai esito". Varasano ha analizzato analiticamente la questione bilancio. "Il presidente Melidoro si é rimborsato il panino e due euro di parcheggio". Secca la replica di Melidoro "Un panino a Roma é il minimo. Comunque chi fa molte missioni molto ci rimette".


(Da Il Quotidiano della Basilicata)

Considera positiva l'attivita' politica del PDL lucano?