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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI
martedì 28 giugno 2011
ANNI E ANNI DI MALGOVERNO REGIONALE DEL PD: BASILICATA A RISCHIO POVERTA'
POTENZA - Basilicata a rischio povertà e spopolamento giovanile. E' quanto è emerso dal rapporto presentato questa mattina, a Potenza, dal Cilap (Collegamento Italiano lotta alla povertà). "La fascia di popolazione a rischio di poverta' e' del 41 per cento circa: tra il 1991 e il 2010 il tasso demografico indica una diminuzione di mille persone l'anno, passando da circa 610 mila residenti a 587 mila, con una percentuale di giovani con meno di 25 anni in calo dal 45 per cento al 25,2 per cento". I dati sono contenuti nel "Rapporto 2010 sulla poverta' e l'esclusione sociale in Basilicata''.
Un brano estratto dal sito del Cilap - 11 giugno 2011
"La XXII Assemblea generale della Rete europea contro la povertà (EAPN) si è svolta in un clima di crescente collera generata dal fallimento dell'Unione europea e dei governi dei suoi Stati membri incapaci di rispondere alla crisi attuale adottando misure solidali che proteggano le persone e non i mercati. I delegati hanno fatto presente all'Unione europea che non potrà contare sul sostegno dei suoi cittadini se essi percepiranno che si stanno minando le fondamenta degli “stati sociali”.
EAPN vede chiaramente che i piani di salvataggio messi in atto in tutta l'Unione europea impoveriscono sempre più persone, minacciano la coesione sociale e rafforzano il predominio dei mercati finanziari e speculativi. Questo è vero specialmente in quei paesi che devono adeguarsi agli accordi finanziari tra UE/FMI, con prestiti a tassi di interesse punitivi, e dove la risposta alla crisi è dominata da programmi di austerità che hanno un impatto spropositato sui gruppi più vulnerabili.
Se da una parte l'Unione europea e gli Stati membri hanno richiesto l'attuazione di programmi di austerità insostenibili, dall'altra essi hanno tenacemente rifiutato di imporre disciplina economica e trasparenza ai mercati finanziari che hanno causato la crisi internazionale ed europea. Inoltre, la Banca Centrale Europea sembra dare molta più importanza agli interessi delle banche che non al benessere dei cittadini europei.
Non è seguendo questa strada che l'Europa riuscirà ad abbattere i tassi di povertà. Al contrario, la sua risposta alla crisi mette a repentaglio la possibilità, presente e futura, di andare verso società più giuste e più ugualitarie".(http://www.cilap.eu/)
da "ilmetapontino.it"
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