Annunciata la presentazione di una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata”
Una mozione sui “rapporti di lavoro a tempo determinato in somministrazione” e una interrogazione su “10 assunzioni interinali Tempor Spa presso il dipartimento Formazione della Regione Basilicata” saranno presentate dal Gruppo del Popolo della Libertà. Ad annunciarlo questa mattina, durante una conferenza stampa, i consiglieri Gianni Rosa, Nicola Pagliuca, Mario Venezia, Mariano Pici, Franco Mattia e Michele Napoli.
Nell’illustrare i due documenti il consigliere Rosa ha “sottolineato l’importanza di metodi e procedure trasparenti in materia di occupazione, ha parlato di provvedimenti che rientrano in un ambito di ampia discrezionalità della PA e della struttura burocratica da ritenersi, oggi più che mai, ‘fuori luogo’ e ha criticato l’eccessivo ricorso in Regione alle collaborazioni esterne (co.co.co. e lavoratori interinali) sempre motivate dalla necessità di far fronte alla mancanza di organico nei Dipartimenti, nonostante il rapporto dipendenti regionali/popolazione residente in Basilicata sia di circa 1 ogni 500 abitanti”. Con la mozione il Pdl impegna la Giunta regionale “a non fare ricorso alla forma di lavoro in somministrazione, seppur previsto dalla normativa nazionale, quale mezzo di assunzione temporanea nell’Ente Regione Basilicata e negli enti sub-regionali e a vincolare le future collaborazioni esterne a tempo determinato in Regione e negli enti sub-regionali solo ed esclusivamente previa selezione pubblica per titoli ed esami”. Con l’interrogazione, in particolare, si fa riferimento a dieci assunzioni a tempo determinato (figure professionali di categoria C) avvenute presso il dipartimento Formazione. I firmatari interrogano il presidente della Giunta al fine di sapere “le motivazioni amministrative/politiche/giuridiche che sono alla base della scelta di avvalersi di collaboratori con contratto interinale e il motivo di una mancata selezione pubblica; le ragioni politiche e/o amministrative per la palese incoerenza tra la determinazione dirigenziale (n.182 del 7/3/2011) che richiedeva personale con provata esperienza pluriennale in attività concernenti i programmi Po Fse e la successiva richiesta di unità lavorative con semplice conoscenze informatiche per lavori di inserimento ed elaborazione dati”. I consiglieri chiedono, altresì, di conoscere, nello specifico, per i 10 lavoratori interinali “le generalità anagrafiche, la tipologia di contratto, il trattamento economico, l’ufficio ove svolgono l’attività e la funzione, il curriculum vitae, le precedenti esperienze lavorative nel settore dei programmi europei e la data di iscrizione presso la Tempor Spa”. Gli esponenti del Pdl chiedono, infine, se “Angela Lombardi e Antonio Vitucci (due dei 10 lavoratori con contratto in somministrazione interinale) siano, la prima, parlamentare dello Stato italiano e il secondo già assessore alla Provincia di Potenza; se si ritiene opportuno interrompere anticipatamente i rapporti di lavoro instaurati e quali provvedimenti si intendono adottare rispetto alla conclamata carenza di organico presente in Regione”.
Pagliuca nel suo intervento ha sottolineato il lavoro minuzioso compiuto dal Pdl per mettere in evidenza “le contraddizioni presenti in alcune forze politiche, vedi l’Idv, che fanno battaglie moralizzatrici e che poi cadono nella trappola dei vecchi metodi della politica”. Pici ha dichiarato che spesso “si opera diversamente da come si predica e che a volte il ricorso ad agenzie interinali è un modo per condizionare la scelta di giovani da occupare”. Venezia ha affermato che “si continua ad operare contra legem, mettendo in pratica atti di furberia al fine di evitare il ricorso a procedure concorsuali”.
“La politica adotti strumenti di trasparenza per ogni azione amministrativa”, è quanto ha affermato Mattia il quale ha ribadito la necessità di “continuare sulla strada della moralizzazione della politica al fine di dare certezza al popolo lucano”. Infine, è intervenuto il consigliere Napoli il quale ha fatto riferimento ai “tanti giovani che perdono la fiducia nelle istituzioni e che abbandonano la propria regione”. “Spesso - ha concluso Napoli – si parla di inciuci tra opposizione e centrosinistra. Siamo qui, invece, per ribadire che non ci sottraiamo al ruolo dell’opposizione e per rivolgere al Governo lucano l’invito a cambiare rotta”.
tratto da "Basilicatanet"
Nell’illustrare i due documenti il consigliere Rosa ha “sottolineato l’importanza di metodi e procedure trasparenti in materia di occupazione, ha parlato di provvedimenti che rientrano in un ambito di ampia discrezionalità della PA e della struttura burocratica da ritenersi, oggi più che mai, ‘fuori luogo’ e ha criticato l’eccessivo ricorso in Regione alle collaborazioni esterne (co.co.co. e lavoratori interinali) sempre motivate dalla necessità di far fronte alla mancanza di organico nei Dipartimenti, nonostante il rapporto dipendenti regionali/popolazione residente in Basilicata sia di circa 1 ogni 500 abitanti”. Con la mozione il Pdl impegna la Giunta regionale “a non fare ricorso alla forma di lavoro in somministrazione, seppur previsto dalla normativa nazionale, quale mezzo di assunzione temporanea nell’Ente Regione Basilicata e negli enti sub-regionali e a vincolare le future collaborazioni esterne a tempo determinato in Regione e negli enti sub-regionali solo ed esclusivamente previa selezione pubblica per titoli ed esami”. Con l’interrogazione, in particolare, si fa riferimento a dieci assunzioni a tempo determinato (figure professionali di categoria C) avvenute presso il dipartimento Formazione. I firmatari interrogano il presidente della Giunta al fine di sapere “le motivazioni amministrative/politiche/giuridiche che sono alla base della scelta di avvalersi di collaboratori con contratto interinale e il motivo di una mancata selezione pubblica; le ragioni politiche e/o amministrative per la palese incoerenza tra la determinazione dirigenziale (n.182 del 7/3/2011) che richiedeva personale con provata esperienza pluriennale in attività concernenti i programmi Po Fse e la successiva richiesta di unità lavorative con semplice conoscenze informatiche per lavori di inserimento ed elaborazione dati”. I consiglieri chiedono, altresì, di conoscere, nello specifico, per i 10 lavoratori interinali “le generalità anagrafiche, la tipologia di contratto, il trattamento economico, l’ufficio ove svolgono l’attività e la funzione, il curriculum vitae, le precedenti esperienze lavorative nel settore dei programmi europei e la data di iscrizione presso la Tempor Spa”. Gli esponenti del Pdl chiedono, infine, se “Angela Lombardi e Antonio Vitucci (due dei 10 lavoratori con contratto in somministrazione interinale) siano, la prima, parlamentare dello Stato italiano e il secondo già assessore alla Provincia di Potenza; se si ritiene opportuno interrompere anticipatamente i rapporti di lavoro instaurati e quali provvedimenti si intendono adottare rispetto alla conclamata carenza di organico presente in Regione”.
Pagliuca nel suo intervento ha sottolineato il lavoro minuzioso compiuto dal Pdl per mettere in evidenza “le contraddizioni presenti in alcune forze politiche, vedi l’Idv, che fanno battaglie moralizzatrici e che poi cadono nella trappola dei vecchi metodi della politica”. Pici ha dichiarato che spesso “si opera diversamente da come si predica e che a volte il ricorso ad agenzie interinali è un modo per condizionare la scelta di giovani da occupare”. Venezia ha affermato che “si continua ad operare contra legem, mettendo in pratica atti di furberia al fine di evitare il ricorso a procedure concorsuali”.
“La politica adotti strumenti di trasparenza per ogni azione amministrativa”, è quanto ha affermato Mattia il quale ha ribadito la necessità di “continuare sulla strada della moralizzazione della politica al fine di dare certezza al popolo lucano”. Infine, è intervenuto il consigliere Napoli il quale ha fatto riferimento ai “tanti giovani che perdono la fiducia nelle istituzioni e che abbandonano la propria regione”. “Spesso - ha concluso Napoli – si parla di inciuci tra opposizione e centrosinistra. Siamo qui, invece, per ribadire che non ci sottraiamo al ruolo dell’opposizione e per rivolgere al Governo lucano l’invito a cambiare rotta”.
tratto da "Basilicatanet"
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