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CONSIGLIERE COMUNALE DI NOVA SIRI

martedì 4 settembre 2012

AMMINISTRAZIONE DI NOVA SIRI: ELETTROENCEFALOGRAMMA PIATTO

 


 

Leggo che il Sindaco ha “ricompattato” la maggioranza e “premiato i fedeli” , che ora "rilancia". Leggo che ha conferito l’incarico alla cultura al Presidente del Consiglio. Fermo restando il mio apprezzamento per le certe abilità di Antonio Melidoro, è evidente , però, che il gruppo di maggioranza , cosi drasticamente assottigliato, palesa una disponibilità di risorse umane e competenze talmente esigua da indurre il Sindaco a conferire una delega assessorile perfino al Presidente del Consiglio, cosa che, se non in conflitto istituzionale, è certamente desueta, un fatto che non credo sia possibile osservare in altre amministrazioni comunali credibili e rappresentative del volere del popolo. Il dato lampante e’, invece, che le deleghe di governo siano , con Santarcangelo, delle semplici patacche da giovani marmotte da esibire al pubblico: ho sempre sostenuto che non sia mai stata data agli assessori la possibilità di seguire in modo concreto e in piena autorevolezza decisionale le proprie deleghe : non è un caso che lo stesso Toscani, infatti, circa un anno fa scrisse sul Quotidiano : “Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo[…].Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo[…].Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo[…].Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo[…].Nel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativoNel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativoNel lavoro programmatico è triste riscontrare l’assenza di un metodo di lavoro partecipativo e le decisioni di governo del territorio non vengono discusse nei modi e nei tempi opportuni con tutti i consiglieri, alcuni dei quali me compreso, sicuramente sono coscienti di avere scarso o nullo peso decisionale ed amministrativo “ .

Lo stesso Toscani non può essere definito un “fedele premiato”, considerando che fu artefice di un gruppo di frizione interna (il fattore “T”), deliberatamente costituito, per sua stessa ammissione, al fine di scompaginare l’assetto di governo, aprendo una fase di grave stallo politico e amministrativo ai danni della collettività; per di più , a mezzo stampa, annunciò univoche dimissioni da delegato alla Manutenzione, dimissioni che rassegnò ufficialmente per poi riprendersi, a breve giro di lancette, la delega. Figuriamoci poi, se la “ricompattazione” ha richiesto addirittura la stesura di un documento firmato, a mo’ di tragicomico giuramento di Pontida in salsa nostrana, quale grande fiducia e coesione viga all’interno del gruppo.

Le parole del Sindaco vanno veramente “a briglia sciolta” ; nei fatti egli tradisce già il popolo che lo ha eletto poichè il suo mandato non ha più il sostegno cittadino, espressosi attraverso le preferenze ai consiglieri: con me, Laddomata e Pancaro, vengono meno circa 500 voti alla forza elettorale che lo ha sostenuto, quindi , se non lo statuto, il buon senso e l’etica pubblica imporrebbero dimissioni immediate.

Ma lui non molla e “rilancia” ma rilancia cosa? Invece di spiegare ai contribuenti a cosa servono ben 8 operatori di Polizia Locale in autunno, rilancia fumo negli occhi ai cittadini con dei “faremo” ormai fuori luogo : la fase istruttoria e programmatica di una maggioranza al governo dovrebbe durare un paio d’anni e, dopo la semina, si dovrebbe assistere ad un raccolto, ma raccolto non c’è stato e i cittadini tutti sono coscienti di una carestia che dura da ben 8 anni e passa. Fuori tempo massimo. Cosa vorrebbe ormai fare in un anno e mezzo? Miracoli?..Ne dubito. La gente novasirese e’ nauseata da questo lunghissimo sonno interrotto solo da estemporanee sortite sulla stampa per rinnovare false promesse condite di ottimismo visionario.

L’ elettroencefalogramma dell’Amministrazione cittadina, con buona pace delle Autorità  politiche che l’hanno sostenuta sui palchi (e ora si accingono a celebrare una Festa? ), e’ormai piatto e l’agonia la pagano i cittadini. Il Sindaco pero’ "rilancia” ma non si e’ accorto che l’ultimo tavolo sta chiudendo, le luci si spengono , le fiches sono finite. E poi Nova Siri non e’un tavolo verde su cui fare “rilanci”, l’impegno politico non e’ un’ amena partita a carte, le sorti della nostra comunità non sono certo una “posta” di gioco disponibile. L’unica mossa ragionevole e’ l’abbandono del campo per inferiorità manifesta: è ora di “gettare la spugna” e rimettere il mandato nelle mani del popolo sovrano.

Giuseppe D’Armento (PDL) cons. com. indipendente di Nova Siri

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